Da Palazzo degli Elefanti arrivano i primi dati e la promessa di aiuti a chi è stato costretto ad abbandonare la propria abitazione: «Un sostegno temporaneo», come ha dichiarato il primo cittadino. Intanto tengono banco le criticità fatte notare dai cittadini
Il Comune annuncia un contributo per gli sfollati Pogliese: «Tremila euro a chi è rimasto senza casa»
«Con l’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo concederemo alle famiglie rimaste senza casa un contributo immediato di tremila euro per sostenerle temporaneamente». Il primo cittadino annuncia un sostegno a chi, dopo gli incendi che hanno messo in ginocchio Catania e provincia, è rimasto senza casa. Secondo le prime stime ufficiali ci sono 60 unità abitative distrutte o gravemente danneggiate, di cui dieci nella zona tra via Leotta e Fossa Creta e 50 nel comprensorio della Plaia e dei villaggi Ippocampo di mare, Azzurro, Primosole. A essere inghiottiti dalle fiamme anche il lido Le Capannine e un vivaio su via San Francesco La Rena.
Sono circa 200 le persone portate in salvo dalla Guardia costiera attraverso il salvataggio in spiaggia e condotti nella capitaneria di porto. Mentre sono intorno a 350 le persone portate in salvo via terra. Solo una ventina le persone che hanno usufruito dell’ospitalità provvisoria garantita dalla protezione civile comunale di Catania su indicazione del sindaco. Per chi ha dovuto lasciare la propria abitazione, il Comune ha messo a disposizione i locali del PalaSpedini.
Questo è solo il promo bilancio del venerdì infernale che Catania, soprattutto la zona sud, con incendi e fiamme alte che hanno interessato il vicino ospedale San Marco e aree diverse in via San Giuseppe la Rena, via Palermo e diverse zone limitrofe a corso Indipendenza. Il sindaco, nel corso della perlustrazione insieme alla giunta, ha incontrato anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e il capo dipartimento regionale di Protezione civile Salvo Cocina.
La visita di Pogliese ha riguardato anche lo stabilimento balneare Le Capannine, completamente distrutto dalle fiamme, dove ha incontrato la proprietaria Francesca Raciti e il padre, per poi visitare le vie della città maggiormente colpite. Ma se da un lato il primo cittadino etneo promette i primi aiuti e garantisce gli interventi facendo appelli alle istituzioni preposte, rimangono i disagi lamentati e fatti notare da alcuni residenti, secondo i quali – come hanno spiegato al nostro giornale – si sarebbero potuti adottare alcuni accorgimenti per evitare quanto accaduto.