Il Catania si ferma a Verona, ma resta al quarto posto

Battuta d’arresto per l’undici di Pasquale Marino, ieri pomeriggio al Bentegodi contro il Chievoverona di Del Neri. La squadra rossazzurra, come al solito, impone il ritmo della gara e come si dice in gergo calcistico fa il gioco. Il Chievo però non resta a guardare e comincia a studiare il Catania, bloccando le fasce ed il centrocampo.

Già al 4′ minuto insidiosa conclusione del pericoloso Semioli, di poco a lato, con Pantanelli che ne controlla la traiettoria. Ma al 9′ l’inedito trio d’attacco Colucci, Spinesi e Caserta confeziona una grande palla gol, conclusa da quest’ultimo a botta sicura, ma pronta la risposta del portiere clivense Sicignano. Ancora l’estremo gialloblu si rende protagonista, due minuti dopo, parando un’altra insidiosa conclusione in diagonale del gabbiano Spinesi.

Al 21′ break del Chievo che ancora con Sammarco costringe in angolo il portiere rossazzurro. Dagli sviluppi del corner è il numero 1 catanese a rendersi protagonista, parando, in un volo plastico, la conclusione di testa ravvicinata di D’Anna, lasciato colpevolmente solo dalla difesa etnea. Anche il nuovo acquisto giallo-blu, Bogdani, si rende pericoloso qualche minuto dopo, tirando in diagonale, ma la palla è fuori di poco. Come si prevedeva il Chievo gioca e lascia giocare, cosi come vuole la tradizione delle squadre del tecnico Del Neri. Al 38′ un bolide dalla distanza dell’altro nuovo acquisto Vincenzo Italiano impegna severamente Pantanelli.

Poi un minuto dopo, quando meno te lo aspetti, il difensore Lorenzo Stovini si porta nei pressi dell’area avversaria, si inserisce alla perfezione e corregge in tuffo di testa un invitante cross dalla destra di Baiocco. Nulla da fare questa volta per Sicignano e il Catania è in vantaggio meritatamente. Ma il Chievo è ancora vivo e reagisce immediatamente, infatti un minuto dopo ancora l’estremo rossazzurro deve superarsi, parando un tiro ravvicinato di Matteo Brighi.

La ripresa si apre con il Chievo subito in avanti alla ricerca del pareggio, pari che giunge al 13′ con il pericolosissimo Semioli, spina nel fianco nella difesa etnea, che approfitta di un’indecisione della difesa del Catania e questa volta mette a sedere l’incolpevole Pantanelli e realizza il gol del pareggio. Purtroppo per la squadra rossazzura non è finita qui. Sembra un incubo quando lo scellerato ed inutile intervento di Sardo su Sammarco provoca il rigore per la squadra di Del Neri. La palla infatti stava uscendo dall’area ed il centrocampista clivense non avrebbe potuto tirare in porta, se non allargarsi sulla fascia per continuare l’azione. L’arbitro non ha dubbi e decreta il penalty per il Chievo che Pellissier realizza spiazzando l’estremo rossazzurro. 2-1, la disfatta è compiuta in pochissimi minuti.

I rossazzurri non riescono più a pungere ed i giallo-blu controllano la gara senza problemi. Pasquale Marino allora tenta la carta Rossini, che non giocava da tempo, ma che era l’unica opportunità in attacco, viste le pesanti assenze di Mascara e Corona. Qualche minuto dopo entra anche Millesi per potenziare l’attacco rossazzurro. I due nuovi entrati, in sostituzione di Edusei e dell’argentino Izco, per nulla incisivi ieri pomeriggio, non pungono ed il risultato non cambia.

Comincia piuttosto male l’anno nuovo per il Catania, che recrimina per le importanti assenze di Silvestri, Mascara e Corona, quasi disastrosa la prova del sostituto del terzino destro, Sardo, sostituito colpevolmente in ritartdo dal tecnico rossazzurro.

In più una piccola tegola: come al solito troppi ammoniti, Sardo, Colucci, Caserta, Sottil e Stovini, alcuni dei quali erano anche diffidati e salteranno la gara interna col Cagliari.


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