In una delibera di indirizzo politico l'amministrazione mette nero su bianco la volontà di trovare un consulente esterno. La figura dovrebbe occuparsi di manifestazioni, eventi e di redigere documenti «su impulso del sindaco». «Provvedimento da annullare o si faccia selezione pubblica», commenta Catania bene comune
Giunta pensa a esperto esterno per staff Bianco Il suo compenso potrebbe sfiorare i 90mila euro
Un super dirigente esterno inquadrato nella categoria D3, con competenze specialistiche di alta professionalità. È la figura che potrebbe entrare a fare parte dello staff del sindaco di Catania Enzo Bianco. Al momento si tratta di un atto di indirizzo politico, che è stato adottato dalla giunta di Palazzo degli elefanti con la delibera numero 90 del 28 maggio scorso. La figura professionale, che potrebbe essere scelta «con provvedimento sindacale», avrà il compito di fornire supporto tecnico e amministrativo alla squadra del primo cittadino etneo, redigere documenti e organizzare manifestazioni ed eventi.
Il compenso che potrebbe spettare al tecnico, come sottolineato in una nota dal movimento politico Catania bene comune, potrebbe sfiorare i 90mila euro. Una cifra che dovrà eventualmente essere calcolata dal momento della sottoscrizione del contratto e fino alla fine della legislatura. Il compenso per i dirigenti inquadrati nella categoria D3 si attesta intorno ai 24mila euro per dodici mensilità, alle quali andrebbe aggiunta l’eventuale tredicesima. Ci sono poi i bonus produzione e le competenze di alta professionalità che potrebbero raggiungere la soglia dei 20mila euro per un anno di contratto.
«Non possiamo accettare che in un momento così delicato di crisi finanziaria per l’ente – si legge in una nota del movimento politico cittadino – si impegnino 90mila euro pubblici per soddisfare le promesse che il sindaco ha fatto a qualcuno». L’idea di Catania bene comune, qualora l’atto di indirizzo politico si concretizzi, potrebbe essere quella di rivolgersi direttamente ai magistrati della Corte dei conti: «Si annulli il provvedimento, e qualora l’amministrazione lo volesse, con enorme arroganza, mantenere, sappia che bisogna rispettare la normativa sul conferimento di incarichi e svolgere una selezione pubblica».