I conti non tornano. Parlando di Formazione professionale, pascolo clientelare per antonomasia, la cosa non stupisce.  Ma di certo non può lasciare indifferenti quando a pagare il prezzo non sono né i politici, né i loro consulenti né i prestanomi, che con il settore hanno fatto grandi abbuffate (vedi il caso dell’ Avviso 20), ma solo i lavoratori.

L’ultimo giallo riguarda i 185 milioni di euro già concessi agli enti: come è possibile, che a fronte di questo mega trasferimento di risorse, i lavoratori lamentano il mancato pagamento degli stipendi? Forse mente l’assessore regionale al settore, Nelli Scilabra, quando conferma che questa tranche è stata versata? Impossibile.

“Abbiamo rilevato gravi criticità nella gestione dei 185 milioni di euro già erogati dalla Regione Siciliana a taluni enti e destinati al pagamento dei lavoratori sino al maggio 2012, a valere sul Prof Sicilia 2011. Non si comprende, dunque – conferma l’assessore Scilabra – perché in taluni casi, come quello che riguarda lo Ial Sicilia, i lavoratori non percepiscano stipendio da oltre tredici mensilità”.

Certo è che il problema c’è. E che i dipendenti degli enti, nei giorni scorsi, hanno voluto parlare con lei, direttamente. Senza la mediazione dei sindacati. Anche loro, coinvolti, insieme a politici, prestanomi e consulenti, nel magna magna della Formazione.

Più passano i giorni, più si rafforza una certezza: solo la magistratura potrà ripulire il settore. E, già, i beneficiari dell’Avviso 20, sono avvisati.

Formazione 2/ Il fallimento dei sindacati
Business Formazione, la Procura apre l’inchiesta
Formazione 2/ Crocetta vuole togliere il ‘boccone’ ai politici
Formazione 2/ Inchieste a tappeto di Magistratura, Corte dei Conti e Bruxelles
Avviso 20, ecco la graduatoria
Tutti a tavola e buon appetito