Disagi nei giorni di grande freddo alla Galleria d’arte Moderna a Palermo, a causa di una caldaia guasta da quattro mesi, coi lavoratori costretti a rimanere in servizio coi cappotti. A denunciarlo Nicola Scaglione, segretario generale del sindacato Csa. «Ieri si è svolta un’assemblea con i lavoratori – dice il sindacalista- Sono emersi tutti i disagi provocati per la mancanza di riscaldamenti nel museo. Queste temperature molto fredde rischiano di danneggiare anche le opere presenti nella struttura che per la loro salvaguardia devono state in ambienti climatizzati con una temperatura tra i 18 ai 22 gradi. Alcuni uffici amministrativi sono privi dell’impianto di riscaldamenti». 

«Da due anni – aggiunge Scaglione – c’è una vetrata rotta che consentirebbe l’accesso ai disabili. Poi in alcune sale manca l’illuminazione. Tutte queste cose sono state segnalate dagli uffici e dai dirigenti all’amministrazione comunale che ancora oggi non ha eseguito gli interventi. Ricordo a tutti che la Gam è una struttura di eccellenza grazie anche al senso di responsabilità e del dovere più volte dimostrato in questi anni dai lavoratori». 

«Gli unici posti dove non funzionano i riscaldamenti sono gli uffici – dice la direttrice della Gam Antonella Purpura -. Non c’entrano niente le sale espositive, dove peraltro c’è un sistema di climatizzazione che mantiene i parametri necessari alla conservazione delle opere». Sugli altri guasti segnalati dai sindacati la Purpura ammette che «c’è un problema di lentezza nel ripristinare gli impianti di illuminazione» ma ci tiene a precisare che «non stiamo parlando di situazioni che mettono a rischio nè la salute delle opere nè tantomeno la fruizione del museo». Per poi precisare che lunedì ci sarà un incontro «per risolvere in maniera definitiva il problema» e sottolineare che «abbiamo peraltro avuto un notevole afflusso di visitatori in coincidenza col periodo delle feste, grazie anche alle aperture straordinarie del venerdì sera».