Foro Italico, uomo trovato morto su panchina «Addosso solo una sorta di tessera sanitaria»

Lo hanno trovato ieri pomeriggio disteso su una panchina, una di quelle sotto agli alberi, all’ombra, nella zona del Foro Italico, non troppo distante da piazza Kalsa e dai bar ancora gremiti di turisti. Era un giovane uomo, secondo la questura sarebbe sulla quarantina e potrebbe provenire dall’Africa centrale. L’autopsia ha rivelato che la morte è sopraggiunta per cause naturali. «Probabilmente soffriva già di qualche patologia», dice la questura di Palermo. Non sono state ritrovate, infatti, sul corpo dell’uomo ferite o lividi riconducibili a eventuali altre ricostruzioni. L’uomo è stato ritrovato, inoltre, senza documenti d’identità addosso. «Pare che tempo fa sia stato ospite di una struttura di accoglienza, ci sarebbero dei testimoni che lo avrebbero riconosciuto», fanno sapere ancora dalla questura.

«Con sé aveva solamente una sorta di tessera sanitaria con sopra scritto un nominativo. Bisogna fare degli accertamenti adesso – riferiscono – per capire se il nome ritrovato corrisponda effettivamente all’uomo deceduto. In ogni caso, una qualche identificazione c’è stata». Pare sia stato disposto già il nulla osta per il seppellimento. «Qualche testimone lo indica come un senzatetto della zona, lo avevano visto spesso stare lì o dormire in strada», proseguono dalla questura: «È morto intorno alle 15. Infatti, le prime segnalazioni da parte dei passanti sono cominciate proprio in quella fase, sono state contestuali». Qualcuno potrebbe essersi accorto di lui quando ancora era in vita, agonizzante. Ma all’arrivo dell’ambulanza, l’uomo era già morto. «Oltre a chiarire definitivamente di chi si tratti, adesso servirà sapere anche da quanto tempo si trovava in Italia e se era regolare o meno», dicono ancora dalla questura.

Intanto, la zona nei pressi della panchina su cui è stato ritrovato il cadavere – portato via dagli agenti di polizia solo intorno alle 21.30 – rimane gremita. «Ieri mi sono recato verso le 23 nella zona: tutto era perfettamente normale, come se niente fosse accaduto», dice Pietro Milazzo, un attivista sociale da sempre vicino a queste tematiche. «Sono un ex dipendente dei beni culturali – racconta a MeridioNews – ma il lavoro non c’entra nulla, la mia è una scelta, cerco di lottare per degli ideali che oggi sembrano tramontati».

Milazzo ha appreso la notizia della morte del giovane uomo da un’amica che abita nella zona e che nel pomeriggio aveva intravisto il cadavere, già coperto da un telo di alluminio: «Lei ha pensato subito a un giovane africano, estremamente gentile e garbato, che spesso la aiutava a salire i sacchi della spesa a casa – continua a dire Milazzo – Voleva aiutarla anche qualche giorno fa, malgrado stesse palesemente male, sembrava febbricitante. Aveva pensato ai postumi di qualche sbornia, non poteva immaginare tutto questo».

L’attivista palermitano si dice sgomento soprattutto per la mancata reazione da parte degli abitanti e dei commercianti della zona, che pare abbiano mostrato scarso interesse per la vicenda: «Lui non faceva parte della bella gente – si sfoga su Facebook Milazzo – Era solo un povero, un immigrato. Forse era scappato dall’albergo a cinque stelle con televisore a schermo piatto e wifi e dalla diaria giornaliera di 35/40 euro di cui sparlano, favoleggiando e raccontando menzogne, i seminatori d’odio? No, lui viveva per strada, senza documenti, senza identità certa, come un nessuno. Nessun essere umano a rendere omaggio, nessun politico, giornalista o religioso. La giusta sorte di un invisibile?».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Ma non si parlava, tipo, di turismo sostenibile, eco bio qualcosa? No perché mi pareva di avere sentito che eravate diventati sensibili alla questione ambientale e che vi piaceva, tipo, andare nella natura, immergervi nella ruralità, preoccuparvi dell’apocalisse solare. Probabilmente avrò capito male.Qui, nel sudest siculo, fino a non molto tempo fa, ricordo un turismo […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]