Femminicidio, a Palermo Nessuno tocchi Rosalia Flash mob in aiuto del centro antiviolenza Le Onde

Decine di sagome femminili tracciate con gessetti di colore blu e rosa davanti al Teatro Politeama per ricordare le tante donne e i bambini vittime della violenza maschile. Per la precisione sono 74, tante quante le donne uccise in Italia dal marito o dal fidanzato nei primi sei mesi dell’anno. Si tratta dell’iniziativa Neanche con un fiore, nessun tocchi Rosalia promossa dal Coordinamento antiviolenza 21 Luglio, l’Associazione Le Onde Onlus, il Coordinamento Palermo Pride e dal Coordinamento antitratta Favour e Loveth. Organizzata anche quest’anno a ridosso della tradizionale festa laica e religiosa in onore di Santa Rosalia, patrona della città, stavolta l’iniziativa nasce per sostenere la raccolta fondi a favore del centro antiviolenza Le Onde che da gennaio non riceve finanziamenti pubblici ed è a rischio chiusura. Così, nel tardo pomeriggio, un centinaio di persone e bambini hanno partecipato al flash mob: prima tracciando le figure sul selciato e poi deponendo su ciascuna un fiore, sulle note di una canzone di Rosa Balistreri intonata da un gruppo di bambini del conservatorio Bellini.

«Quest’anno – ha raccontato la presidente dell’associazione Le Onde di Palermo Maria Grazia Patronaggio – per sostenere l’iniziativa sui social abbiamo scelto l’hastag #iosostengoleonde perché da oggi parte la raccolta fondi per il centro: ai cittadini chiediamo di sostenerci attraverso donazioni o organizzando eventi per aiutarci a fronteggiare i costi minimi e mantenere aperta la porta del centro». Dall’inizio dell’anno, infatti, l’associazione ha garantito i servizi solo grazie alla generosità e al senso di responsabilità delle operatrici, ma da giugno hanno dovuto ridurre le attività assicurando soltanto l’ascolto telefonico. Tutto questo nonostante l’associazione lo scorso novembre si sia aggiudicata un bando di gara indetto dal Comune per l’attivazione di servizi residenziali per donne vittime di violenza. Un progetto che non può partire non per mancanza di fondi, ma per un cavillo burocratico, come ha ribadito oggi pomeriggio il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

«Per via della legge sull’armonizzazione contabile – ha detto il primo cittadino presente assieme all’assessore alle Attività sociali Agnese Ciullai Comuni non possono spendere risorse se prima non si approva il Bilancio. Si è tardato tanto anche a causa della Regione, in attesa che stabilisse le risorse da assegnare ai comuni siciliani. Cosa che è avvenuta questa settimana: in pratica siamo rimasti bloccati in attesa di conoscere la somma esatta destinata al Comune. Ora il Consiglio potrà presentare la proposta di bilancio, probabilmente entro la fine di Luglio. E appena sarà approvato, saranno destinate risorse per 1,3 milioni di euro ai centri antiviolenza, case rifugio e accompagnamento all’autonomia per le donne». Proprio ieri è arrivata la notizia dell’assegnazione al centro di un bene confiscato alla mafia che diventerà la nuova sede del centro. Una buona notizia che consentirà all’associazione di risparmiare sui costi dell’affitto, anche se il bene è da ristrutturare.

«Sicuramente è una bella notizia ma non risolve il problema della mancanza di fondi – ha aggiunto Patronaggio -. Dal Comune abbiamo ricevuto la massima disponibilità, ma non sono state trovate risorse alternative. Il sindaco, ad ogni modo, si è impegnato ad accelerare i tempi burocratici affinché subito dopo l’approvazione del bilancio si possa firmare il contratto. Ma ancora oggi – ha concluso – non c’è alcuna certezza sui tempi». Intanto, chiunque può aderire alla campagna di raccolta fondi destinando l 5 per mille a Le Onde Onlus CF97140990827 oppure effettuando un bonifico bancario a: Le Onde Onlus, via XX settembre 57, 90141 Palermo, presso Banca Popolare Etica. Società cooperativa per azioni – Filiale di Palermo, via Catania 24, utilizzando l’ Iban IT60K0501804600000000170986.


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