Un bene pubblico simbolo di abbandono: l’ex ospedale Ferrarotto di Catania saluta anche il 2025 con questa triste etichetta. Nonostante gli annunci di progetti di recupero o riconversione. Un declino progressivo cominciato nel 2018, anno in cui il nosocomio è stato chiuso, arrivato adesso a una condizione di pericoloso degrado. Che se prima faceva paura […]
Ex ospedale Ferrarotto abbandonato: tra cd dei pazienti e droga nel bene destinato ai Carabinieri
Un bene pubblico simbolo di abbandono: l’ex ospedale Ferrarotto di Catania saluta anche il 2025 con questa triste etichetta. Nonostante gli annunci di progetti di recupero o riconversione. Un declino progressivo cominciato nel 2018, anno in cui il nosocomio è stato chiuso, arrivato adesso a una condizione di pericoloso degrado. Che se prima faceva paura ai residenti di via Salvatore Citelli, adesso li lascia in uno stato di semi indifferenza: abituati a vedere persone intrufolarsi nella struttura abbandonata a qualunque ora del giorno. Senza farsi troppe domande su cosa succede dentro quello che rimane un luogo di emergenza, ma di certo non più di cura.
Il degrado all’interno dell’ex ospedale Ferrarotto
L’ex ospedale mostra ancora le tracce della sua funzione sanitaria, ma è ormai ridotto a un guscio svuotato e pericolante. I corridoi appaiono sventrati: controsoffitti crollati o divelti, pannelli penzolanti, tubazioni e cavi elettrici a vista. Le pareti sono scrostate e macchiate dall’umidità, mentre i pavimenti sono coperti di detriti e materiali edilizi abbandonati. La spazzatura è ovunque, con diverse stanze trasformate in discariche. In alcuni ambienti si notano resti di arredi, ma anche vecchi cd-rom con esami clinici. E segni evidenti di più recenti bivacchi improvvisati. Spazi che sembrano essere diventati rifugio di emergenza per persone ai margini, in cerca di un riparo notturno, in un contesto privo di sicurezza e controllo. Le finestre sono quasi tutte rotte o spalancate. E, dentro, oltre alla puzza di feci e urina, si respira un senso di desolazione. Con corridoi trasformati in lunghi tunnel di degrado.
Dai malati di tubercolosi ai carabinieri
Nonostante l’attuale abbandono, l’ex ospedale custodisce una storia preziosa. Nato all’inizio del Novecento come sanatorio per la cura dei malati di tubercolosi polmonare, nel corso dei decenni il presidio ha avuto una progressiva espansione. E, appena qualche anno prima della chiusura, nelle sue stanze oggi razziate si sono raggiunti importanti traguardi della medicina italiana. Come nel 2013, quando è stato eseguito un intervento di impianto di valvola cardiaca transcatetere, il primo mai realizzato in un ospedale italiano. Oltre dieci anni dopo, invece, il suo futuro è ancora incerto. Le ultime notizie rimandano alla fine del 2024. Periodo in cui il presidente della Regione Renato Schifani annuncia il via libera al trasferimento del diritto reale di godimento dell’ex ospedale, per 99 anni, al comando carabinieri Sicilia. Da allora, più nulla. Solo abbandono e degrado che rendono sempre più difficile la possibilità di recuperare la struttura.