Esplosione a Ispica, 15enni hanno acceso polvere da sparo Crolla muro ex deposito fuochi d’artificio. Feriti sono gravi

Dietro il forte boato udito in tutta Ispica, in provincia di Ragusa, ci sarebbe l’accensione di una quantità non meglio definita di polvere da sparo. L’esplosione ha causato il crollo di un muro di un ex deposito di fuochi d’artificio, nella periferia di Ispica, e ha investito due adolescenti che armeggiavano con la polvere pirica. L’area non era più utilizzata a quanto pare da nove anni e adesso emergono diversi interrogativi riguardo la bonifica e la sicurezza del luogo. I feriti, un 14enne e un 15enne, sono in condizioni gravi.

Entrambi sono stati trasferiti in codice rosso tramite l’intervento dell’elisoccorso negli ospedali Policlinico e Cannizzaro di Catania. Uno di loro rischia l’amputazione del braccio e, secondo quanto trapela, è a rischio anche un occhio. Entrambi hanno ustioni in diverse parti del corpo e la prognosi è riservata. Già il 6 settembre del 2013 in quella fabbrica si era verificata un’esplosione e l’impianto fu sequestrato. Dopo il dissequestro fu annunciata la bonifica. Pare che i due ragazzini abbiano divelto la rete che era a protezione della fabbrica, particolare quest’ultimo emerso dai primi rilievi effettuati dai carabinieri.

Dopo l’esplosione i due adolescenti, secondo quanto verificato da MeridioNews, sarebbero riusciti ad allontanarsi dalla struttura percorrendo circa cento metri, raggiungendo il cancello d’ingresso dell’ex deposito. Sul posto oltre a diverse ambulanze sono intervenuti i vigili del fuoco.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo