Tante le novità in Consiglio comunale per il nuovo primo cittadino. L'aula sarà per metà composta da donne e numerosi i neofiti della politica. Spicca l'assenza dell'ex presidente del senato cittadino Filippo Giannetto. «La nostra è la vittoria del paese», spiega il nuovo primo cittadino
Elezioni, l’analisi del voto a Castiglione di Sicilia L’oppositore Camarda successore di Barbagallo
Nel 2012 l’ormai ex primo cittadino Salvo Barbagallo staccò di appena una trentina di voti Luca Spataro, allora il candidato del centrosinistra di Castiglione di Sicilia, oggi segretario particolare del ministro della Giustizia Andrea Orlando e, di recente, anche voce critica del Pd catanese. Cinque anni e, politicamente, un’era geologica dopo, di quella maggioranza non c’è più traccia così come di vittorie all’ultima preferenza. Antonio Camarda, 42enne già vicesindaco negli anni di Claudio Scavera, è stato eletto primo cittadino con quasi 200 i voti di scarto su Stefania Russotti. Era stata l’architetta a provare a ricompattare tutte quelle forze, un tempo legate al centrodestra etneo, che avevano sostenuto Barbagallo e che, adesso, non potevano riconoscersi nella lista vincitrice Idee per Castiglione, nata sotto la regia dell’intramontabile ex sindaco, oggi presidente del Gal Etna-Alcantara, Cettino Bellia. Un’operazione nata poche settimane fa e che, alla prova delle urne, non ha retto – tanto nei seggi del centro storico come in quelli delle popolose frazioni di Passopisciaro e Solicchiata, dove Camarda ha costruito il suo vantaggio. Forse anche perché la scelta fatta da Russotti del costante richiamo alla discontinuità che avrebbe animato la sua lista, rispetto ai trascorsi politici del paese, non ha fatto presa fra gli elettori.
L’affermazione di Camarda – negli ultimi cinque anni strenuo leader dell’opposizione consiliare al sindaco Barbagallo, non più ricandidatosi anche a seguito dell’implosione della ex maggioranza – si porta dietro anche un bel po’ di novità per il futuro Consiglio comunale. Solamente gli due uscenti riconfermati – Paolo Savoca per la minoranza e Francesco Raiti per la maggioranza – per un’aula che per metà sarà composta da donne e dove saranno numerosi i neofiti della politica. Spiccano fra le novità i risultati di Adriana Caggegi e Dania Papa, campionesse di preferenze, mentre altrettanto clamorosa, per altro verso, è la mancata rielezione del medico del Vittorio Emanuele di Catania Filippo Giannetto. L’ex presidente del Consiglio, dopo una clamorosa rottura con l’alleato Salvo Barbagallo, era riuscito a trovare ospitalità nella lista firmata Camarda-Bellia, senza però centrare l’obiettivo di arrivare tra i primi otto eletti. Per la neo-opposizione, Stefania Russotti, da candidato sindaco sconfitto, siederà in aula al fianco di Federica Mercia, Antonio Puglisi e lo stesso Savoca.
Davanti ad Antonio Camarda, adesso, ci sono sfide davvero cruciali: da una parte la sopravvivenza finanziaria di un Comune dove ai dipendenti comunali non viene pagato lo stipendio da oltre sette mesi e con seri problemi nella riscossione dei tributi locali. Dall’altra, la sfida del rilancio turistico di Castiglione, uno dei borghi più belli d’Italia, legato anche alla partita della gestione dell’accesso alle zone sommitali dell’Etna alla luce dell’intervento dell’Autorità Antitrust. Già in programma un incontro con Salvatore Puglisi, a sua volta neoeletto sindaco a Linguaglossa, l’altro Comune coinvolto nella vicenda, per ragionare sullo sblocco delle escursioni. «La nostra è la vittoria del paese e della bellissima squadra messa assieme lavorando sul programma – ha detto a caldo il neosindaco – ma già da subito saremo al lavoro sulle emergenze».