Oltre alle persone finite in manette ce ne sono altri tre per cui è scattato l'obbligo di dimora e un altro finito ai domiciliari. Tra i clienti molti ragazzi tra i 16 e i 18 anni. Sequestrati dosi di hashish, marijuana e cocaina
Droga, scoperto un giro di pusher: tre arresti Uno di loro spacciava con pitbull al guinzaglio
I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di sette persone con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti. Tre di loro sono finiti in carcere, uno ai domiciliari e agli altri è stato imposto l’obbligo di dimora. In carcere sono finiti i palermitani Giuseppe Piombino, 33 anni, Angelo Rizzuto, 34 anni e Calogero Rizzuto, 65 anni. Ai domiciliari Alessandro Rizzuto, 27 anni. I tre soggetti raggiunti dall’obbligo di dimora sono Ignazio Aliotta, 38 anni, Vito Santangelo, 38 anni e Carmelo Francesco 41 anni.
L’indagine denominata Diva prende il nome dal pitbull di Giuseppe Piombino che lo accompagnava quando spacciava. Una volta il giovane aveva redarguito l’animale: «Diva, a quelli che portano soldi non ci deve abbaiare». Nel corso dell’inchiesta iniziata nel dicembre del 2015 sono stati sequestrati un chilo e 100 grammi di hashish, 400 grammi di marijuana e 20 grammi di cocaina. Piombino sarebbe stato il punto di riferimento di piccoli pusher che si andavano a rifornire in casa del giovane anche se questo era agli arresti domiciliari.
Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di San Lorenzo, guidata da Andrea Senes, hanno permesso di accertare che a spacciare erano anche minorenni: i pusher, infatti, durante la ricreazione, si avvicinavano davanti alle scuole dove prendevano accordi con i giovanissimi ragazzi, tutti tra i 16 e i 18 anni. Sarebbe stato proprio Piombino l’anello tra i pusher e i trafficanti.
Proprio lui, come ricostruito dai carabinieri, sarebbe stato solito rifornirsi di hashish a Falsomiele da Vito Santangelo, mentre la marijuana l’acquistava da Carmelo Francesco Arizzi, soprannominato Franky u’mericanu per la sue origini, visto che è nato a New York. Per quanto riguarda la cocaina i canali di approvvigionamento sarebbero controllati da Calogero Rizzuto insieme ai due figli Angelo e Alessandro. Il padre è stato uno dei soggetti coinvolti nell’operazione Stammer condotta dal Gico del Nucleo di polizia tributaria di Palermo.