«Abbiamo una sola certezza, lo abbiamo detto ai giudici e lo possiamo dire a tutti: noi celebreremo questo processo avendo la certezza di argomenti che portano all’assoluzione dell’imputato». Così Carmelo Peluso, avvocato dell’ex vicepresidente della Regione siciliana Luca Sammartino (Lega), dopo l’udienza dell’appello contro la sospensione da incarichi pubblici disposta dal giudice per le indagini […]
Foto di Luca Sammartino su Facebook
Sospensione Sammartino da incarichi pubblici, l’avvocato: «Assoluta certezza dell’assoluzione»
«Abbiamo una sola certezza, lo abbiamo detto ai giudici e lo possiamo dire a tutti: noi celebreremo questo processo avendo la certezza di argomenti che portano all’assoluzione dell’imputato». Così Carmelo Peluso, avvocato dell’ex vicepresidente della Regione siciliana Luca Sammartino (Lega), dopo l’udienza dell’appello contro la sospensione da incarichi pubblici disposta dal giudice per le indagini preliminari (gip) di Catania. Il provvedimento di sospensione è nato dall’inchiesta Pandora, l’indagine sulle presunte infiltrazioni mafiose e sui presunti episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo, in provincia di Catania.
Peluso ha aggiunto che «quindi, qualunque sia il risultato di questa fase cautelare, c’è una certezza assoluta: Luca Sammartino si sottoporrà a un processo nell’attesa di una certa assoluzione». Luca Sammartino – che dopo la notifica del provvedimento si è dimesso da vicepresidente della Regione e da assessore all’Agricoltura – è indagato per due presunti casi di corruzione. Il 16 giugno scorso la procura di Catania ha fatto notificare un avviso di conclusione indagini per 29 persone; Sammartino ha sempre contestato le accuse e ha espresso «piena fiducia nella magistratura».
Il primo caso di corruzione che viene contestato all’esponente della Lega riguarda l’aver favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo: secondo l’accusa, Sammartino si sarebbe impegnato nell’impedire l’apertura a un concorrente del farmacista; in cambio avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale del farmacista alla candidata che Sammartino sosteneva alle elezioni europee 2019, Caterina Chinnici, allora nel Partito democratico e poi risultata eletta. Chinnici è totalmente estranea all’inchiesta. Il secondo caso riguarda due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura – uno in servizio e l’altro in aspettativa – che avrebbero fornito a Sammartino notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria.