Le tre strutture nella zona di via Plebiscito si aggiungono a quelle di via La Marmora e di via Delpino. «Bisogna lavorare per il contrasto alla povertà ma non con mere forme di assistenzialismo», commenta l'assessora ai Servizi sociali Adriana Patella
Dieci posti letto per senzatetto in beni tolti alla mafia «Non dormitori, ma luoghi per creare progetti di vita»
Dieci posti letto per i senza fissa dimora sono stati resi disponibili in tre immobili, in piazza Machiavelli a Catania, confiscati alla mafia e destinati a scopi sociali da parte dell’amministrazione comunale. «È il frutto del rinnovo del protocollo di intesa tra la direzione comunale Famiglia e Politiche sociali, la fondazione Èbbene e il comitato etneo della Croce rossa», si legge in una nota arrivata dall’ufficio stampa del Comune in cui è l’assessora Adriana Patella a rendere noto il risultato. Gli immobili dove verranno recuperati i dieci posti letto, nella zona di via Plebiscito, sono stati acquisiti al patrimonio comunale lo scorso 28 settembre. Una possibilità in più per i clochard di avere un tetto sopra la testa oltre alle strutture di via La Marmora e di via Delpino (dove, complessivamente, si contano 25 posti letto).
«Queste nuove strutture – ha sottolineato l’assessora ai Servizi sociali Adriana Patella – sono state ideate per essere non solo dei dormitori, ma luoghi dove le persone possano cogliere nuovi progetti di vita e percorsi di autonomia abitativa e sociale. Il dialogo con il terzo settore è strategico – ha aggiunto – perché le realtà coinvolte lavorano da tempo con il Comune affinché il contrasto alle povertà nell’area urbana di Catania passi da progetti di prossimità, superando le mere forme assistenzialistiche. Stiamo operando – ha concluso Patella – per rimettere al centro la lotta all’emarginazione sociale attraverso percorsi pensati per le persone più fragili e il loro diritto a vivere una vita dignitosa».