Dopo il cedimento della palazzina due famiglie sono state costrette ad abbandonare le loro case. L'assemblea di quartiere Sos Ballarò denuncia: «Tutto questo si poteva evitare». Dal Comune rassicurano: «Entro venti giorni potranno ritornare a casa, intanto se ne prenderà carico il Comune»
Crollo a Ballarò: due famiglie evacuate Ciulla: «Presto potranno tornare a casa»
A causa del crollo dell’edificio di via casa professa 25, due nuclei familiari sono stati costretti ad evacuare dalle loro case che si trovano attaccate alla casa disabitata implosa su se stessa sabato scorso. Attualmente le due famiglie Dattalo e Ales, rispettivamente composte da sei e cinque persone, sono ospiti di due B&B in zona nel quartiere Ballarò. A prenderle in carico sono state due associazioni che si occupano di emergenza abitativa come L’opera Don Calabria e la Caritas.
L’ospitalità verrà data loro fino a venerdì 23 settembre. «Il comune dovrebbe farsi carico di queste due famiglie – spiega Massimo Castiglia, consigliere della prima circoscrizione e fondatore dell’assemblea di quartiere Sos Ballarò che si è da subito interessato per trovare riparo per le due famiglie – che probabilmente non potranno tornare a casa per un bel po’ di tempo».
«Tutto questo si poteva evitare – aggiunge Castiglia – se i proprietari avessero risposto in questi 10 anni agli innumerevoli richiami da parte dell‘Ufficio Centro Storico per la messa in sicurezza dello stabile. È scandaloso il loro atteggiamento: hanno lasciato questa struttura a marcire in attesa dell’uscita del bando comunale per ristrutturare il palazzo con i soldi pubblici infischiandosene del fatto che le condizioni di stabilità erano recentemente peggiorate e che dentro ci dormissero decine di persone in condizioni di estremo pericolo. Non si può ignorare la responsabilità di questi speculatori senza scrupoli».
Dall’amministrazione però rassicurano: «Stamattina le famiglie hanno incontrato gli assistenti sociali – spiega l’assessore alle attività sociali di Palermo Agnese Ciulla – abbiamo cercato di provvedere subito alle loro esigenze, intanto provvederemo ai pasti. Ho parlato con il dirigente della protezione civile del comune Francesco Mareu che dopo i sopralluoghi a casa delle due famiglie, mi ha detto che tra una ventina di giorni potranno tornare nelle loro case, perché non sono danneggiate gravemente ma serviranno alcune operazioni di messa in sicurezza e torneranno ad essere agibile. Stiamo ragionando su come aiutare le i due nuclei dopo il 23 e fino a quando non rientreranno nelle loro case, ma sicuramente il Comune se ne farà carico».