Crocetta show: “Non mi dimetto”. In effetti il PD dovrebbe ringraziarlo…

DIALOGO SUI ‘MASSIMI SISTEMI’ DELL’ASCARISMO’ TRA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE E IL PARTITO DEMOCRATICO DELL’ISOLA…

Conferenza stampa del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, all’indomani del voto europeo che ha consegnato alla storia la clamorosa sconfitta della sua candidata, Michela Stancheris. Ieri, l’area Cuperlo del PD, che dal voto è uscita rafforzata, ma anche l’area renziana che, di fatto è stata sconfitta (i seguaci del Premier sponsorizzavano la candidatura di Marco Zambuto, altro ‘trombato’ dagli elettori) hanno picchiato duro sul governatore. Invitandolo a dismettere i panni dell’ one man show e a dare inizio alla stagione delle riforme vere. Il segretario regionale, Fausto Raciti, in particolare, non ha escluso la possibilità di  una mozione di sfiducia.

Oggi, la replica di Crocetta nell’incontro con i giornalisti che è ancora in corso: “Non mi dimetto”, ha esordito un po’ retoricamente. Qualcuno ha mai creduto che potesse farlo? Il Presidente della Regione, poi, ha parlato di “un golpe strisciante che vuole scaricare su questo Governo il peso del passato. In particolare, su di me, colpevole di che cosa non ho capito. Di mancate riforme? Vogliamo allora prevedere il voto confermativo per il presidente della Regione? Allora a quel punto possiamo anche andare al voto”.

Quindi la difesa delle azioni del suo Governo: “Abbiamo evitato il default e il commissariamento, abbiamo fatto grandi cose sulla Formazione, compreso il Piano giovani, abbiamo istituito le Zone franche urbane”.  E l’annuncio di alcuni emendamenti alla manovra finanziaria bis, come il tetto allo stipendio dei burocrati.

Poi la stoccata diretta al PD: “Faccio un nuovo appello all’unità. Spero ancora in una ricomposizione di un Partito forte. La verità è che se il PD avesse perso, la colpa sarebbe stata di Crocetta. Abbiamo vinto, e la colpa è di Crocetta”.

La conferenza stampa, come detto, è ancora in corso e, alla sua conclusione, vi sapremo dire se ci sono notizie vere o se si tratta del solito balletto di annunci o del solito botta e risposta con il Partito Democratico.

Intanto, ci soffermiano su un aspetto: la durezza del PD nei suoi confronti. Come i nostri lettori sanno, siamo sempre stati critici nei confronti del Presidente (e d’altronde è il nostro mestiere, esercitiamo il diritto di cronaca e di critica, non siamo i suoi addetti stampa), ma davvero, in questo caso, forse, i dirigenti DEM sono eccessivi.

In fondo, Rosario Crocetta, è il Presidente della Regione siciliana, che ha consentito al Governo Renzi di ‘scippare’ dal bilancio regionale di quest’anno un miliardo e 250 milioni di euro: un miliardo e 50 milioni per mettere a posto i conti dello Stato e altri 200 freschi freschi per pagare la trovata pre-elettorale degli 80 euro. Un bilancio che già sappiamo fare acqua da tutte le parti, come dmostra la disperazione e la protesta di tutte le categorie.

Un altro Presidente della Regione, meno legato al PD o più legato ai siciliani, non lo avrebbe consentito. Ricorrendo pure alla Corte Costituzionale. Insomma, il dialogo ascaro ‘Palermo-Roma’ è stato proficuo per Renzi.

Piuttosto che attaccarlo, i colonnelli siciliani del PD dovrebbe ringraziarlo. I siciliani un po’ meno.


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