Crocetta e la sua band: un Governo di ‘becchini’: sì. i ‘becchini’ dell’Autonomia!

AL NETTO DELLE PROMESSE E DELLE CHIACCHIERE COSA HANNO PRODOTTO QUESTO PRESIDENTE E QUESTI 12 ASSESSORI? LICENZIAMENTI, DISOCCUPATI, DISPERATI. E ‘OPERAZIONI’ PER GLI AMICI…

Oggi diamo la notizia di un’ennesima protesta: quella del personale delle scuole di Palermo. I cento docenti del Liceo linguistico della provincia, sempre di Palermo, si sono arresi: non protestano più. hanno accettato il licenziamento in tronco operato dal Governo regionale di Rosario Crocetta.

I disagi che oggi vivono gli studenti e i docenti del Licei e, in generale, delle scuole superiori di tutta la Sicilia – riduzione del personale docente, licenziamento dei bidelli, classi-pollaio – ci inducono a una riflessione sull’attuale Governo della Regione.

Sulle scuole siciliane il Governo regionale – a parte quelle provinciali – non ha potere. Ma questo non significa che deve tacere. Invece dall’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione non si è levata una sola voce di protesta verso i tagli romani. Nulla di nulla. Anzi, dove è intervenuto – nel caso dei Licei provinciali – il Governo Crocetta ha licenziato personale docente. Partecipando ‘attivamente’ alla costituzione di scuole con classi-pollaio, cioè con oltre 40 studenti per classe. Con disagi enormi per studenti e docenti. 

Da quando si è insediato, il Governo Crocetta non ha fatto altro che creare ulteriori disagi ai dipendenti della Formazione professionale. A parole, dice che li tutelerà, di fatto li ha lasciati senza stipendio. Con la connivenza di un paio di sigle – che forse non sono nemmeno sindacati – ha messo in giro la voce che ci sarà – ma quando? – un’Agenzia regionale per gli addetti alla Formazione. Una gran minchiata col ‘giummo’.

Le uniche cose che, fino ad oggi, sono state viste in questo settore sono i ritiri degli accreditamenti ad alcuni enti – legittimi – e un incerto futuro dei dipendenti di questi enti e, in generale, di tutti i circa 10 mila addetti alla Formazione professionale.

Dell’industria in Sicilia, meglio non parlarne. Di fatto, da cinque anni, da quando Confindustria in Sicilia controlla l’assessorato alle Attività produttive (che si dovrebbe occupare anche di industria) questo settore è praticamente scomparso.

Emblematico quello che succede a Termini Imerese. Da almeno due anni si attende il rilancio industriale di quest’area. Ma non è successo nulla. Non parla il senatore Giuseppe Lumia, che pure è di quelle parti. Non parla il Sindaco di questa cittadina. Non parla il Governo regionale. Non parlano i sindacati. Tutti zitti.

Di fatto, a Termini Imerese è stato celebrato il ‘funerale’ non solo dell’ex stabilimento Fiat, ma tutta l’attività industriale, ormai scomparsa.

L’unica cosa che rimane è la Cassa integrazione. Ma Roma sta tagliando anche questa nel silenzio generale.

Che ha fatto il Governo Crocetta per la sanità? In prima battuta, l’assist alle farmacie: come dimenticare i medicinali costosissimi oggi distribuiti dalle stesse farmacie invece che dagli ospedali pubblici? e che dire del ‘caso della dirigente della Polizia di Catania, dottoressa Adriana Muliere, che ha scoperto una truffa di decine e decine di milioni sui farmaci?

Dirigente trasferita di corsa nel silenzio generale: silenzio, in primo luogo, della Commissione Sanità dell’Ars, che ha addirittura nascosto gli atti di una seduta, secondo un rituale più massonico che politico: e non è certo un caso che parliamo di massoneria & sanità…

Per il resto, il Governo Crocetta  ha chiuso 28 Punti nascite e continua a tagliare, tagliare, tagliare…

Tagli ai posti letto, tagli ai laboratori di analisi, tagli ai centri di fisioterapia. Tagli, tagli, tagli. Pure i farmacisti precari sono a rischio.

In undici mesi di Governo Crocetta e i suoi assessori non hanno presentato un solo provvedimento per il sostegno all’economia siciliana. Nulla di nulla. 

In modo goffo, com’è, del resto, nel suo stile, Crocetta ha cercato di far passare per ‘sviluppo’ una serie di ‘operazioni’ discutibili sulle energie alternative nei Comuni. Per poi scoprire che non solo l’Unione Europea non condivide quello che sta facendo in questo settore la Sicilia, ma che c’è anche un signore che gira per i Comuni a proporre non si capisce bene che cosa…

E che dire del mega-centro agrofotovoltaico tra Gela e Butera? Una storia equivoca, brutta. Dove c’è di tutto: anche strane società. Per non parlare del progetto in sé, risibile per chi ha qualche competenza in agricoltura: chilometri di serre idroponiche in Sicilia con l’acqua del dissalatore. Da ridere.

Possiamo anche continuare con altri settori della vita pubblica: l’agricoltura, i lavori pubblici, la tutela dell’ambiente, eccetera eccetera.

Dovunque ha messo mano, questo Governo regionale ha provocato licenziamenti, impoverimento, disperazione, fame.

Incredibile quello che sta succedendo nei Comuni. Siamo a fine ottobre e tantissimi Comuni sono senza i bilanci approvati. Perché la Regione – cioè il Governo Crocetta – ha tagliato i fondi. Che dovrebbero essere solo in parte restituiti con una legge di variazioni di bilancio di là da venire e che rischia l’impugnativa.

Cosa propone ai Comuni il Governo Crocetta? Vuole infilarne una cinquantina nelle tre improbabili aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Per trasformare questi Comini in volgari periferie. E risanare, almeno in parte, i debiti di Palermo, Catania e Messina – tre Comuni indebitati – con le risorse dei 50 Comuni futuro-metropolitani…

Per non parlare di altri 150 Comuni con meno di 5 mila abitanti, che dovrebbero scomparire.

Questo, in sintesi, è il ‘progetto’ del Governo Crocetta per gli enti locali.

Per non parlare delle Province, massacrate con la scusa di una riforma che non si farà. Legittimo, per carità, abolire gli organi elettivi. Ma perché tagliare i fondi per pagare il personale?

Le uniche cose di cui questo Governo non parla, stranamente, sono i rifiuti, gestiti ancora con le vecchie discariche; l’acqua gestita ancora dai privati; e le ‘operazioni temerarie’ in corso negli ex Consorzi Asi.

Lì, nel nome della legalità, il Governo Crocetta ha esaudito la richiesta di Confindustria Sicilia nominando personaggi privi di titoli. In pratica, nomine illegittime. Con eminenti personaggi dello Stato – ministri e rappresentanti della Giustizia – che, invece di informarsi sulla corretta applicazione delle leggi, continuano a celebrare i vertici ormai ‘sgamati’ di Confindustria Sicilia. Una farsa di Stato, modello funerali a san Leone, Agrigento.

In ogni caso, il nuovo soccorso ai ‘Professionisti dell’Antimafia’ in salsa sicula è tardivo: sono già stati ‘sgamati anche a Milano e a Roma!

Ovviamente, di quello che stanno combinando negli ex Consorzi Asi – oggi governati dall’Irsap, l’Ente infarcito di personaggi senza titoli – lo ripetiamo, non si sa nulla. 

Sappiamo, però, che con Crocetta sulla plancia di comando, con l’avallo di un ormai silenzioso PD, dell’Udc, di una parte del Pdl (Firrarello, Castiglione e lo stesso Alfano) la Sicilia affonda. Tanto che non è esagerato definire quello di Crocetta un Governo di becchini…Sì, i ‘becchini’ dell’Autonomia siciliana!

 


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