Covid, il punto dell’assessore alla Salute Razza «Arriveranno almeno 39mila persone in Sicilia»

Ruggero Razza dà i numeri, non solo quelli ottimistici del 
report giornaliero dei nuovi positivi al Covid-19 in Sicilia, ma anche quelli ben più allarmanti dei rientri sull’Isola previsti per il periodo delle festività natalizie. «Il delta tra positivi e guariti segnala una potenziale regressione della curva – dice l’assessore regionale alla Salute – In Sicilia ogni diecimila abitanti ci sono 156,29 infetti. Siamo tra le regioni italiane con il tasso più basso per incidenza per abitante, un dato che si può notare in maniera più significativa soprattutto nell’ultima settimana, ma questo non deve spingerci ad abbassare la guardia».

I siciliani che invece faranno rientro, o quanto meno quelli che si sono registrati sul portale creato appositamente dalla Regione,
Siciliacoronavirus.it, sono quasi 39mila, un numero molto vicino a quello registrato in estate, quando l’Italia era appena uscita dal lockdown e la Regione spingeva per l’utilizzo dell’app SiciliaSicurapoi finita nel dimenticatoio come raccontato da MeridioNews. «Questo ci fa pensare che il grado di adesione sia molto alto – prosegue Razza – Alta è anche la spontanea presentazione nei drive-in realizzati. Dei 39mila registrati il sette per cento ha già allegato il tampone effettuato in sede di registrazione on-line». 

L’assessore ha anche annunciato, proprio in virtù dei rientri,
un’intensificazione del controlli, che da stasera scatteranno anche all’aeroporto di Trapani Birgi. Confermate le parole del presidente della Regione Nello Musumeci, con la volontà di non apporre restrizioni eccessive, ma la necessità che la gente comprenda l’importanza del rispetto delle regole in un momento storicamente delicato come quello che si sta attraversando. «In questa fase i cittadini devono comprendere le decisioni. Se capiscono il perché di una iniziativa presa dal governo è probabile che l’accettino, ma se pensano che questa non sia sostenuta da solide basi scientifiche sarà più difficile farla accettare. Siamo usciti dalla fase in cui si cantava l’inno nazionale fuori dal balcone».

E all’ipotesi ventilata, tra le tante, che solo alcuni giorni possano avere una determinata colorazione, con relative restrizioni, come accaduto per le Regioni, Razza si dice poco convinto. «Temo che pure essendo sostenibile dal punto di vista scientifico sia difficilmente spiegabile dal punto di vista logico e quello che non è spiegabile dal punto di vista logico diventa difficilmente accettabile dalla gente». Toccato anche il capitolo vaccini, con la Sicilia che si sta preparando ad accogliere le prime dosi.
Dalle 18 di oggi si comincerà a stilare la prima lista d’attesa, che coinvolgerà al momento solo gli operatori sanitari. «Il mio auspicio è che il numero più alto possibile di loro voglia fare il vaccino – conclude l’assessore – Spero che il personale sanitario comprenda che quanto più sarà alta l’adesione tanto più forte sarà il messaggio ai cittadini siciliani».


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