C’era persino chi non aveva mai conseguito la patente di guida. E chi prima delle gare faceva uso di droghe ed alcol, postando poi su Facebook i video delle prodezze su due ruote e invitando gli amici agli eventi successivi. E’ uno dei retroscena dell’operazione della Polizia stradale di Palermo, che ha fatto luce su un giro di corse clandestine di scooter di grossa cilindrata.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Palermo, hanno portato all’identificazione di cinquanta persone e alla denuncia di venti sorprese a gareggiare, sette delle quali non avevano mai conseguito la patente. Sedici moto, cinque delle quali sprovviste di assicurazioni, sono state, invece, sequestrate. Come pista i ‘centauri della notte’ avevano scelto l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, tra lo svincolo di Tommaso Natale e il distributore Eni, utilizzato come fotofinish. Qui piloti e organizzatori delle corse clandestine si davano appuntamento per decidere equipaggi e posta in gioco.
A fare scattare le indagini è stato un incidente che lo scorso febbraio costò la vita a un ragazzo di 22 anni. I successivi accertamenti hanno così confermato l’esistenza di una banda strutturata che organizzava sul raccordo autostradale gare tra moto, elaborate per aumentarne le prestazioni. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza hanno permesso di scoprire come la banda riuscisse a organizzare anche tre gare a sera, coinvolgendo fino a dodici partecipanti alla volta. I centauri sfrecciavano tra le auto e i mezzi che percorrevano l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Vinceva chi arrivava per primo al distributore di benzina. Ma a febbraio qualcosa è andato storto. «L’operazione ha consentito di stroncare – spiegano gli investigatori – il dilagare di un fenomeno attuale tra i giovani, che partecipano alle gare allettati da facili guadagni e che alimenta interessi economici di organizzatori pregiudicati e senza scrupoli».
«Era colui che si sporcava le mani con personaggi compromettenti perché così si arrivava al…
Dieci parcheggiatori abusivi sono stati sanzionati a Catania negli ultimi giorni. Durante il periodo delle…
Colpi d'arma da fuoco sparati per uccidere a Licodia Eubea, in provincia di Catania. Per…
«Fermi tutti, questa è una rapina». Il più classico degli esordi per il giovane rapinatore…
Dieci anni di reclusione. Questa la condanna chiesta dalla procura di Catania nei confronti di…
Chiuse le indagini sulla strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Per le torture…