Il tecnico detta le linee-guida alla vigilia del match contro i blucerchiati, una sfida fondamentale per i rosanero alla ricerca di punti preziosi. Al Barbera arriverà una squadra in salute ma senza l'assillo del risultato a tutti i costi. Spazio al 4-2-3-1. Bruno Henrique favorito su Diamanti sulla trequarti
Contro la Samp un’altra tappa cruciale Lopez: «Ci si salva usando la testa»
Nel maggio 2010 fu un vero e proprio spareggio per la qualificazione al preliminare di Champions League. Nella scorsa stagione e in questa ci sono in palio, sul fronte rosanero, punti salvezza molto importanti. Tre indizi fanno una prova: il termine «banalità» non fa parte del vocabolario di Palermo-Sampdoria, una gara particolare che negli ultimi anni ha avuto un notevole peso specifico in momenti cruciali del campionato. Basti pensare – in relazione in questo caso ad un match disputato a Marassi – che nel 2011 furono proprio i rosanero a sancire la retrocessione matematica dei liguri in serie B vincendo 2-1 al Ferraris. Domani, in occasione della sfida in programma alle 12,30 al Barbera e valida per la settima giornata del girone di ritorno, la Samp ha l’opportunità di «vendicarsi» infliggendo agli avversari una simile punizione. Un eventuale successo della formazione guidata da Giampaolo, infatti, pur non avendo il supporto dell’aritmetica suonerebbe quasi come una condanna per i padroni di casa, costretti a vincere o comunque a fare punti per tenere vive le speranze di salvezza. Un traguardo che passa inevitabilmente dal match contro i blucerchiati. Una finale per gli uomini di Diego Lopez chiamati, dopo due sconfitte consecutive, a conquistare l’intera posta in palio per portarsi a -5 dall’Empoli e riaprire una pratica che qualche settimana fa sembrava definitivamente archiviata.
In attesa di novità sul fronte societario (l’incontro tra Zamparini e i rappresentanti del fondo americano interessato a rilevare il club di viale del Fante è slittato a lunedì), la partita più importante si giocherà domani al Barbera. Si tratta di una gara alla portata dei rosa. La Sampdoria dell’ex capitano Barreto è una squadra forte e anche in salute (i blucerchiati, trascinati in attacco dal temibile tandem composto da Muriel e Quagliarella, hanno ottenuto 10 punti negli ultimi quattro turni frutto di tre vittorie ed un pareggio) ma si trova in una posizione di classifica tranquilla e, inevitabilmente, avrà meno motivazioni rispetto ad un Palermo «disperato». E gli stimoli, soprattutto in questa fase del campionato, possono fare la differenza. Lopez, tuttavia, non si fida di un avversario che non avrà l’assillo del risultato a tutti i costi e tiene alto il livello di guardia. «Bisogna stare attenti alla Sampdoria – ha spiegato – è una squadra compatta con giocatori che hanno gamba e due attaccanti forti. Una squadra bene organizzata. Ultima spiaggia per noi? Per me tutte le partite sono da ultima spiaggia. Contro la Juve abbiamo preso quattro gol ma non abbiamo giocato male. Il fatto è che abbiamo regalato delle reti. La Juve ha segnato con merito solamente il terzo gol. Dobbiamo migliorare negli errori individuali – ha aggiunto – solo così cresceremo. Se vogliamo dare un segnale forte, dobbiamo vincere domani contro la Sampdoria. Usiamo la testa perché è così che ci si salva. Dobbiamo scendere in campo sempre determinati a prescindere dall’avversario e lottando su ogni pallone. Non possiamo lasciare nulla».
Contro i blucerchiati il tecnico uruguaiano sembra orientato a cambiare modulo passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1. In difesa, reparto in cui mancherà Goldaniga assente per squalifica, Andelkovic e Sunjic si contendono una maglia al fianco di Gonzalez. Rispetto al match di venerdì scorso allo Juventus Stadium, avanzerà il suo raggio d’azione Bruno Henrique, favorito su Diamanti nel ruolo di trequartista nella linea (a supporto di Nestorovski) completata da Balogh e Sallai. Recuperato, intanto, Embalo che ieri aveva sostenuto una seduta fisioterapica programmata a causa di un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio destro rimediato durante l’allenamento di giovedì.