Il leader del Carroccio potrebbe sancire l'intesa a tu per tu con il collega eurodeputato. Oppure tenere in piedi la puntata al rialzo del suo dirigente locale Angelo Attaguile, fermo sulla sua corsa elettorale autonoma a meno di un riconoscimento pesante in giunta. Trattative apertissime anche fra Forza Italia e lombardiani
Comunali, Lega chiede vicesindacatura a Pogliese In campo Matteo Salvini, sarà in città mercoledì
«A noi le poltrone non interessano». Il leader della Lega, Matteo Salvini, lo ripete appena può. Eppure a Catania, il capoluogo italiano più popoloso fra quelli al voto alle prossime Amministrative, la conferma della compattezza del centrodestra sembra proprio passare anche da una carica da cui i vertici isolani del Carroccio non voglio staccare gli occhi: la vicesindacatura, espressamente richiesta al candidato di Forza Italia che parte da favorito, l’eurodeputato Salvo Pogliese. La Lega, guardando al dato delle Politiche, è la seconda forza della coalizione in Sicilia e, dopo l’esclusione dalla giunta regionale, non potrebbe patirne un’altra a Catania. Senza tale concessione, l’aut aut suona più o meno così, la discesa in campo del coordinatore leghista per la Sicilia orientale Angelo Attaguile, non verrà ritirata.
Da Roma, salvo improvvisi cambi di programma legati anche all’evolversi delle trattative sul governo nazionale,
l’aereo di Matteo Salvini atterrerà a Catania con l’intento di fare
ordine nel garbuglio politico etneo. In agenda, fra mercoledì 18 e
giovedì 19 aprile, incontri con la stampa e uscite pubbliche,
accanto a vari colloqui riservati. Da una parte c’è la speranza, specie
in Attaguile e parte della dirigenza leghista, di veder rafforzata la propria puntata al rialzo grazie alla viva voce del capo della nuova Lega. Dall’altra, un’evoluzione ritenuta comunque molto probabile non solo nel resto del centrodestra, ma anche da qualche salviniano: la convergenza su Pogliese sancita direttamente dall’accordo fra i due, finora anche colleghi al Parlamento europeo.
I leghisti hanno posto il problema a tutti i mediatori entrati in azione fin da quando l’ex onorevole democristiano ha presentato pubblicamente la sua candidatura a sindaco. Iniziativa che, al momento, rompe l’unità di coalizione su cui Pogliese ha puntato forte. Sul modello della maggioranza di Nello Musumeci alla Regione, i forzisti, oltre al supporto di almeno quattro liste civiche, intrecciano la trama delle alleanze con Udc, Fratelli d’Italia, Diventerà bellissima e due liste di area autonomista. Nel mosaico del centrodestra catanese manca proprio il Carroccio, i cui dirigenti lavorano a una propria lista assieme ad altre forze «amiche»: Energie per l’Italia di Stefano Parisi e il movimento Siciliani uniti, alle Regionali patrocinato dal vicepresidente della Regione Gaetano Armao.
Intanto la Lega ha disertato un vertice di coalizione convocato stamane da Pogliese. «Ci hanno invitato solo un’ora prima dell’appuntamento, non potevamo esserci», precisa Attaguile a MeridioNews. «Al momento non partecipano ai tavoli e non abbiamo risposte da loro, ma escludo che vadano davvero soli – commenta il coordinatore cittadino di Forza Italia Pippo Arcidiacono – le divergenze si possono superare, aspettiamo solo che Angelo e i suoi ritornino a far parte della famiglia». Alla riunione c’erano invece gli autonomisti dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, ancora indecisi sul pieno sostegno a Pogliese. L’ex sottosegretario Pippo Reina segue il negoziato e articola la posizione degli ex Mpa: «Non guardiamo altrove, dopo la vittoria di Musumeci seguiamo un ragionamento comune con il centrodestra ma vogliamo dare spazio ai nostri temi nel programma, non è un problema di poltrone».