Comunali, La Vardera risponde a Salvini Ed è rottura anche con i Comitati Civici

Ancora in bilico le alleanze verso alle prossime elezioni comunali di Palermo. Mentre nel Pd il dibattito è ancora acceso – saranno decisive le prossime ore – in particolare sul rinunciare o meno al simbolo, Ismaele La Vardera, dopo essersi preso una buona dose di tempo per riflettere, risponde al leader della Lega che in tv aveva dichiarato di avere una preferenza per la sua candidatura a sindaco. 

«Senza alzare polemiche a Matteo Salvini dico: rivediamo insieme alcune politiche (della Lega ndr) che non accetto, accetta le mie idee per Palermo e per favore chiedi scusa alla mia terra. Se così sarà sarai il benvenuto nella mia coalizione. Diversamente rifiuto l’offerta e vado avanti». È un ni quello del candidato a sindaco alle amministrative di primavera a Palermo, affida a un video messaggio in risposta al leader del Carroccio. «Scusami se sto dettando la politica a uno che di politica ha molta più esperienza di me», aggiunge. La Vardera, un mese e mezzo fa, ha lanciato la sua corsa alla carica più alta della città sostenuto dai Comitati Civici, al quale si è aggiunto poco dopo anche il movimento Centro Destra, nato un anno e mezzo fa in Sicilia. Anche ai sostenitori della prima ora, e cioè ai comitati civici, La Vardera ha inviato un messaggio, questa volta netto. «Rifiuto – dice – il vostro sostegno dopo aver scoperto che al vostro interno di civico c’è poco…».

Non passa molto tempo prima che arrivi il dietro front da parte dei consiglieri comunali Filippo Occhipinti e Gaspare Lo Nigro: «Non condividiamo il percorso in vista delle prossime Comunali, pertanto la nostra esperienza all’interno dei Comitati Civici termina qui. Il gruppo consiliare cambierà nome in Poli civici Palermo 2022, un progetto al quale invitiamo le tante forze civiche che vogliono una città a misura di cittadino e aperta alle nuove generazioni».

«Le scelte che il gruppo dirigente dei Comitati Civici hanno fatto in vista della scelta del candidato sindaco di Palermo – dicono i due consiglieri – non ci hanno convinto, dal momento che ci sono sembrate dettate da logiche estranee a una realtà civica. Per questo abbiamo deciso di prendere un’altra strada, anche se rimane il rimpianto per non aver visto crescere quello che all’inizio era un progetto civico coraggioso e giovane che avrebbe potuto rappresentare la vera novità alle prossime Amministrative. Ma siccome siamo ancora convinti della necessità di una realtà di questo tipo, abbiamo deciso di creare Poli civici Palermo 2022: un progetto aperto, inclusivo e che ha a cuore il futuro della città».


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