Cenerentole per un giorno

«Quando credi in quello che stai facendo e usi la tua immaginazione e iniziativa, puoi fare la differenza». Samuel Dash

Durante questo periodo di immobilità (apparente) sono stata spesso coinvolta nel prendere parte ad iniziative belle, autentiche, che fanno bene al cuore e fanno venire voglia di creare, iniziare di nuovo a credere che ognuno di noi, nel proprio piccolo, può dare un contribuito alla società.Chi di noi donne, almeno una volta nella vita, non avrebbe voluto essere una principessa? In fondo, dentro di noi, siamo tutte un po’ sognatrici (con i piedi per terra) e un po’ Cenerentola.

Ho apprezzato molto il format, Cenerentola da Salini, nato e sviluppatosi attraverso i social media, divenuto poi un contest, dal successo strepitoso. Amato, imitato, racconta il desiderio di ogni giovane donna di voler essere anche solo per qualche ora un po’ principessa nel paese delle meraviglie. Bella, sorridente, coccolata e immersa in una cascata di brillanti. (visto che quando si sogna si può esagerare). 

Da Marylin Monroe a Audrey Hepburn, ognuna con il proprio mito, con i propri gusti, tutte unite dall’insostenibile desiderio di sognare un momento in cui essere e sentirsi unica.

Tante ragazze hanno già scattato selfie e sfoggiato il loro sorriso più bello, con le attenzioni speciali di Toni Pellegrino per i capelli e Orazio Tomarchio per il beauty firmato Truccheria Cherie che hanno creduto in questo progetto. «In passato ci sono state delle Cenerentole d’eccezione», racconta Marco Pedalino giovane direttore creativo della gioielleria Salini Salvatore di Catania, «donne con una forte personalità o con un messaggio da portare. Amiche, clienti della gioielleria che avevano voglia di mettersi in gioco e raccontarsi». Nasce da qui un’azione, dove tanti professionisti hanno deciso di collaborare, un segnale che assume un carattere speciale in questo periodo storico.

Il format annovera due special Edition, e oggi celebra la sua terza edizione, grazie al contributo di Flavia De Melio.

Flavia De Melio è una giovane donna, ballerina di hip hop ed atleta di indoor rowing, una vera forza della natura, con un sorriso ed un carattere travolgente. Flavia ha un cromosoma in più e questo la rende diversa agli occhi degli altri, ma assolutamente identica a tutte le ragazze che prima di lei hanno partecipato al contest. Con lo stesso entusiasmo, la stessa luce negli occhi innanzi a tanti gioielli meravigliosi ha osservato e scelto i gioielli da indossare ed allo stesso modo è stata coccolata ancora una volta, dalle sapienti mani di Toni Pellegrino ed Orazio Tomarchio.

«Tutte le donne di Truccheria sono speciali», racconta Orazio Tomarchio, fondatore e mente creativa di Truccheria Cherie, «Ma Flavia ha molto di più. Ha un cromosoma in più. E questo è ciò che la rende speciale. Dolcezza, libertà di espressione, schiettezza, determinazione e voglia di normalità. Capacità che purtroppo oggi vengono spesso meno. Così vi ho dimostrato come il make-up è per tutti. Colore, pelle, età. Per Flavia abbiamo creato un drammatic glam. Perché dietro ad ogni donna si cela una femme fatal. Uno Smokey eye che ha reso ancora più forte la sua femminilità, la sua voglia di apparire e di essere».

Sulla stessa linea di pensiero anche Toni Pellegrino: «Avere Flavia in salone è stato un piacere. È una ragazza brillante e simpaticissima. Ha scherzato con me e con tutto il team con grande ironia e ha mostrato di gradire le nostre coccole. Quando un’ospite in salone si guarda allo specchio sorridendo soddisfatta, abbiamo la certezza di aver fatto un buon lavoro. Lavoro che ha focus sui capelli, certo, ma non è slegato dalle emozioni. Ecco perché sposiamo in pieno la filosofia della “Cenerentola da Salini” che regala a tante ragazze l’opportunità di sentirsi principesse per un giorno. Inoltre, e non è un dettaglio da poco, è anche una bellissima occasione per fare rete tra aziende del territorio».

Flavia fa parte della cooperativa sociale Controvento onlus, a Catania dal 2015, che offre competenze nell’ambito socio-psico-pedagogico. La cooperativa nasce da un progetto di cinque giovani, uniti dal desiderio di rispondere alle esigenze di una popolazione fragile, in un territorio in cui i servizi risultano carenti o inesistenti. L’inclusività come punto cardine dell’operatività di questa cooperativa sociale. Sindrome di down, autismo, servizi di sostegno psicologico alla persona.

L’Accademia dell’autonomia per promuovere, attraverso percorsi individuali o di gruppo, l’accettazione e la comprensione delle proprie competenze. Rinforzi positivi, possibilità di errore e confronto, per il graduale sviluppo dell’autostima.

È entusiasmante confrontarsi con la Angelica Mavica, che con forza sostiene i principi di eguaglianza e di opportunità. Perché finché non ci saranno le stesse opportunità di studio e lavoro per tutti, finché nessuno verrà tagliato fuori dalle occasioni di vita quotidiana e sociale, nessuno può parlare di pari opportunità ed uguaglianza.

Diversità è bellezza, è unicità. La partecipazione di Flavia, come #cenerentoladasalini riporta alla mente, in modo quasi inevitabile, il progetto Radical Beauty Project, il movimento culturale nato dall’idea di Daniel Veis, che propone un concetto di bellezza alternativo, inclusivo. Tutti i modelli del noto progetto sono modelli con sindrome di Down, desiderosi di mostrare al mondo quanto possano essere sexy e desiderabili, esattamente come tutti gli altri. L’arte è un concetto che va oltre gli stereotipi, tesa a sfidare le opinioni e la comprensione della bellezza nella cultura contemporanea.


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