Catania verso un regolamento per i «beni comuni» L’esperto: «Pubblici o privati si usino per fini sociali»

«I beni comuni sono una risorsa e non devono essere soggetti a una proprietà». Il parere di Giso Amendola, docente di Diritto all’università degli studi di Salerno è netto. Lui è uno dei due esperti, assieme al collega palermitano Luca Nivarra, che questa mattina, alla Palestra Lupo, discuterà dell’assemblea costituente per stilare il primo regolamento etneo sui beni comuni. Un incontro pubblico dal titolo Omnia sunt communia, cioè «Tutte le cose sono comuni», al quale sono state invitate le associazioni catanesi ma che, di proposito, non porta con sé né loghi né bandiere. «Un argomento come questo non può essere intrappolato in una definizione. I beni comuni non possono essere delimitati». Ma dovrebbero poter essere affidati a «soggetti non convenzionali che possano prendere in gestione gli spazi cittadini».

Un regolamento, quello che sarà iniziato stamattina, che mira a dimostrare «che le comunità che occupano gli spazi attivano procedure inclusive di condivisione dei luoghi», strappandoli all’abbandono «spesso imposto dalle amministrazioni pubbliche». Un discorso tanto più valido se affrontato all’interno della Palestra Lupo che, dopo essere stata sgomberata anni fa, è diventata un «progetto di riuso temporaneo di un edificio pubblico abbandonato, dedicato all’esercizio delle culture e delle arti». «Gli spazi destinati alla socialità devono essere considerati delle risorse – continua Amendola – Tanto più se consideriamo che quelli occupati dal basso e dati alla collettività sono, a tutti gli effetti, degli esperimenti di autogoverno».

Il regolamento catanese non sarebbe un discorso a sé. Si inserirebbe, anzi, all’interno di un contesto nazionale: «Ci sono già i due regolamenti di Bologna e Chiari, che aprono una strada. E poi non dimentichiamo che a Napoli in questo senso si è fatto un gran lavoro – prosegue il docente – Forse anche su impulso di una politica che voleva mettere il cappello su questo tema. Però, nel frattempo, ha proseguito su una strada indubbiamente meritoria». Un altro esempio, poi, arriva dalla Capitale: «A Roma c’è l’esperienza del teatro Valle occupato. E, più in generale, ci sono i casi di studio dei collettivi artistici, che sono riusciti a trovare da soli dei modi intelligenti di proliferare». Nel capoluogo etneo c’è già l’esperienza del teatro Coppola, nato – ormai quasi quattro anni fa – sull’onda proprio del Valle romano. 

«I regolamenti aprono delle possibilità e dimostrano che la collettività può aiutare le città ad allontanarsi dal deserto di opportunità che le amministrazioni pubbliche spesso creano». E in questo senso Catania, secondo l’esperto, si dimostra vivacissima: «Nelle regioni che si affacciano sul Mediterraneo si nota un certo movimento etico e sociale – afferma Giso Amendola – Credo che si tratti di una risposta ai modelli di sviluppo calati dall’alto. Che però non erano la strada giusta per questi territori. Forse è per questo che qui più che altrove si sente la necessità di sperimentare». E conclude: «Il diritto, in questi casi, è un’arma di resistenza. Ma da solo non basta. Bisogna saperne fare un buon uso e guardarlo in modo laico. Un regolamento dà la possibilità di aprire delle vertenze. Poi, però, lo sviluppo sociale dipende dalle persone».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]