Questo pomeriggio, ore 15, gli etnei affrontano la Casertana in uno scontro diretto che non vedrà tifosi rossazzurri sugli spalti. L'allenatore ha ribadito come i suoi giocatori non debbano cercare scusanti: «Non rientra nel mio modo di pensare il calcio»
Catania, si torna in campo nel deserto del Massimino Lucarelli suona la carica: «Fattori esterni? Niente alibi»
Piove sul bagnato, in casa Calcio Catania. La decisione del prefetto di disputare la partita odierna con la Casertana a porte chiuse ha aumentato il malumore di una piazza già prostrata da risultati deludenti e prospettive future assai incerte. La società di via Magenta, nel pomeriggio di ieri, ha diramato una nota in cui spiegava che «nonostante gli sforzi profusi, finalizzati all’individuazione degli steward nel numero richiesto dalle autorità (105 per una gara ritenuta ad alto rischio) la mancata individuazione di un così alto numero di steward negli stretti tempi necessari (in mattinata il Catania aveva reperito complessivamente 37 steward, 20 guardie giurate e 20 ausiliari) è dipesa esclusivamente dalla concomitanza di numerosi altri eventi che vedranno impegnate le tante società di sicurezza contattate».
Il Catania ha comunque assicurato di «aver già provveduto a risolvere il problema e garantisce che, dalla prossima gara casalinga, potrà presentare alle autorità competenti la lista con tutti gli steward che verranno richiesti». Resta l’amaro in bocca per un’emergenza che avrebbe potuto essere risolta con tempistiche diverse: nonostante tutto, però, la palla passa al campo, con la squadra che questo pomeriggio sarà impegnata in un vero e proprio scontro diretto. La Casertana ha infatti un punto in più dei rossazzurri, anche se fuori casa soffre di un mal di trasferta simile a quello etneo: gli uomini di Ciro Ginestra non hanno mai vinto, raccogliendo lontano dallo Stadio Pinto solo quattro pareggi e altrettante sconfitte.
Servirà comunque il migliore Catania, contro una squadra che in attacco presenta calciatori forti ed esperti come Luigi Castaldo e Antonio Floro Flores, accanto al giovane goleador Ernesto Starita. Mister Cristiano Lucarelli lo sa bene e, di fronte ai giornalisti, ha evidenziato ancora una volta il suo modo di intendere il calcio: «Possiamo giocare a porte chiuse, ci può essere una giornata storta per l’arbitro, i problemi meteo. Noi, però, non dobbiamo avere alibi: mi piacerebbe – ribadisce il tecnico – che questo concetto venisse assorbito anche dai miei calciatori». Il lavoro sull’aspetto mentale, in questo senso, prosegue: «Vorrei che domani i ragazzi si regalassero una soddisfazione: una giornata bella, da tre punti. Al di là di tutto – insiste Lucarelli – deve subentrare un po’ di orgoglio nei calciatori. Non siamo da undicesimo posto, ne sono convinto».
I campani sono la bestia nera del tecnico livornese: due campionati fa il suo Catania era stato battuto sia all’andata che al ritorno, facendo perdere punti poi decisivi nella corsa promozione. Lo scorso anno, al Massimino, la squadra allenata da Andrea Sottil aveva invece travolto i rivali con un bel 3-0, con reti di Giuseppe Carriero (ora dall’altra parte della barricata), Alessandro Marotta e Davis Curiale. Servirebbe un altro pomeriggio così, anche se le assenze non mancano: rientrano Dall’Oglio e Calapai, ma Bucolo e Di Piazza sono squalificati, mentre affollano l’infermeria Mbende, Sarno, Saporetti e Welbeck. «Abbiamo giocatori che possono ricoprire più ruoli e fare più moduli», taglia corto Lucarelli. La sua squadra dovrà dimostrare di essere più forte di ogni avversità, interna ed esterna.
Probabili formazioni:
Catania (3-5-2): Furlan; Silvestri, Biagianti, Esposito; Di Molfetta (Calapai), Rizzo, Lodi, Dall’Oglio, Marchese (Pinto); Mazzarani, Curiale. Allenatore: Lucarelli.
Casertana (3-5-2): Crispino; Longo, Silva, Caldore; Adamo, D’Angelo, Santoro, Zito, Paparusso; Castaldo, Starita. Allenatore: Ginestra.