Catania-Reggina, l’inizio della settimana decisiva Serve il «fattore Massimino» per inseguire il Lecce

Sette giorni per trovare le risposte giuste, tre partite per dimostrare che il Catania può ancora dire la sua nella volata per il primo posto. Il Lecce attualmente ha sette punti di vantaggio sulla coppia Trapani-Catania, ma con una partita in più. I granata di Sicilia viaggiano col vento in poppa sulle ali di quattro vittorie consecutive, mentre i rossazzurri devono velocemente ritrovare quella continuità di risultati che nella prima parte dell’anno aveva permesso alla truppa di Cristiano Lucarelli di viaggiare allo stesso ritmo dei salentini giallorossi. Catania-Reggina di domani pomeriggio sarà la prima tappa del tour de force rossazzurro, che vedrà poi gli etnei impegnati mercoledì in trasferta a Bisceglie e domenica ospitare in casa la Paganese.

Lucarelli, nel commentare la gara con gli amaranto allenati da mister Agenore Maurizi, ha spinto molto sul fattore psicologico, esprimendo soddisfazione per l’approccio delle ultime due gare, ma pretendendo anche che la squadra ritrovi il «piacere di sbagliare», tentando più giocate personali senza paura dell’errore. Un tentativo di dare coraggio a una squadra che, nelle ultime settimane, aveva evidentemente perso fiducia nei propri mezzi, oltre a qualche certezza a livello tattico. Nella partita di domani con la Reggina sarà importante ritrovare il «fattore Massimino», quello che negli anni ha visto lo stadio del quartiere Cibali diventare spesso fortino inespugnabile per le squadre avversarie: due vittorie, due pari e una sconfitta, questo il bottino delle ultime cinque partite giocate in casa. Uno score da migliorare, per impensierire la capolista Lecce e soprattutto un Trapani che ha rosicchiato ben cinque punti ai rossazzurri nelle ultime giornate, appaiando il Catania al secondo posto.

In vista della gara coi calabresi arrivano buone notizie dall’infermeria, con i fondamentali recuperi in mezzo al campo di Biagianti e Mazzarani: data la squalifica di Lodi e l’infortunio di Fornito, infatti, la disponibilità dei due centrocampisti diventa fondamentale per dare a Lucarelli le giuste alternative in mezzo al campo. La Reggina di mister Maurizi arriva a Catania col morale sotto i tacchi, sulla scia di una striscia negativa che vede i calabresi senza vittoria addirittura da sette turni, con cinque pareggi e due ko, di cui l’ultimo pesantissimo in casa contro il Monopoli. Gli amaranto sono 15esimi in classifica a quota 28 punti, anche se in trasferta sono imbattuti da quattro turni (tre pareggi consecutivi, ottenuti dopo la vittoria nel derby del 30 dicembre sul Catanzaro). 

Squadra da prendere con le pinze, dunque, ricordando anche il beffardo ko dell’andata: il Catania, dopo un primo tempo dominato e una quantità incredibile di palle-gol sprecate, si era arreso in pieno recupero agli amaranto piegato da una rete della punta Davide Bianchimano. La segnatura decisiva era arrivata a conclusione di una grande azione ispirata dal reggino Tiziano Tulissi, guarda caso uno degli uomini che Lucarelli teme di più nella sfida di domani. L’allenatore della Reggina Maurizi ha lodato il Catania, sottolineando come i rossazzurri siano «squadra agguerrita e di ottime qualità, con giocatori importanti: una società che ha investito per poter puntare al salto di categoria. Noi cercheremo di fare la nostra partita – ha aggiunto l’allenatore reggino – purtroppo ci alleniamo per proporre un tipo di calcio e delle volte non ci riusciamo: è un rammarico, in campo abbiamo spesso dei black-out». Toccherà a Lucarelli giocare sui punti deboli di una formazione non irresistibile, cercando di cominciare nel migliore dei modi una settimana molto importante per definire il futuro degli etnei in campionato.


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