Dopo un pomeriggio e una serata in cui l’attività dell’aeroporto di Catania è stata fortemente condizionata dall’eruzione dell’Etna, sembra che la situazione stia leggermente migliorando. Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania, comunica che «la direzione del vento che trascina la colonna di cenere vulcanica emessa dell’attuale fase eruttiva dell’Etna impatta sulle decisioni sugli […]
All’aeroporto di Catania sono state parzialmente ripristinate le attività di volo in arrivo
Dopo un pomeriggio e una serata in cui l’attività dell’aeroporto di Catania è stata fortemente condizionata dall’eruzione dell’Etna, sembra che la situazione stia leggermente migliorando. Sac, la società che gestisce l’aeroporto di Catania, comunica che «la direzione del vento che trascina la colonna di cenere vulcanica emessa dell’attuale fase eruttiva dell’Etna impatta sulle decisioni sugli spazi aerei adottate dall’Unità di crisi della Sac. È stato infatti riaperto il settore C1 – dice la società in una nota – ma chiusi quelli corrispondenti alla nuvola aerea a Sud-est del vulcano (settore B2) fino alle 6.30 di domani», lunedì 17 febbraio. È stato «disposto – continua la nota – anche il parziale ripristino delle condizioni ordinarie delle attività di volo in arrivo»; parziale ripristino «che permane fino alle 8:30». La società comunica anche che non c’è «nessuna restrizione per le attività di volo in partenza».
Inoltre «invita i passeggeri a non recarsi in aeroporto se non dopo aver verificato con la compagnia aerea lo stato del proprio volo». A causa dell’eruzione dell’Etna, nel corso del pomeriggio e della serata di domenica 16 febbraio 21 aerei che sarebbero dovuti atterrare all’aeroporto di Catania sono stati dirottati all’aeroporto di Palermo, due invece all’aeroporto di Comiso, in provincia di Ragusa.