La situazione di stallo, dovuta alla mancanza di personale, potrebbe essere sbloccata con i camici bianchi di Acireale, disponibili a raggiungere l'ospedale Castiglione-Prestianni ma soltanto dopo la firma del documento che permetterebbe di ottenere la copertura assicurativa e una piccola indennità di trasferta
Bronte, ancora chiuso il reparto di Urologia Medici aspettano ordine di servizio dall’Asp
Ancora problemi per l’ospedale Castiglione-Prestianni di Bronte, unico presidio nel versante nord ovest dell’Etna, che, nonostante le rassicurazioni avute a livello regionale e dall’Azienda sanitaria provinciale 3 di Catania, non riesce ad assicurare i necessari servizi al territorio. Una nuova denuncia, riguardante la chiusura del reparto di Urologia e la carenza di personale, arriva da Salvatore Tirendi, dirigente del NurSind, il sindacato delle professioni Infermieristiche.
«Da quanto appreso – spiega a MeridioNews – dopo il pensionamento del dottore Giuseppe Salvia e il passaggio ad ottobre della gestione al dottore Antonio Ingrassia ci sarebbero i medici di Acireale disponibili a venire a Bronte. ma vogliono un ordine di servizio scritto, come concordato con i vertici aziendali. Questo permetterebbe loro di raggiungere l’ospedale assicurati, e con il pagamento di una piccola indennità di trasferta, peraltro compensata benissimo dalle entrate del ticket».
Una denuncia precisa, a cui l’Asp, tramite il suo addetto stampa, replica spiegando di avere già firmato il documento che potrebbe sbloccare una situazione di stallo che perdura da quasi due mesi. A breve, dunque, l’ambulatorio di Bronte potrebbe riaprire. Nei locali, che ultimamente sono stati trasferiti nelle nuove strutture, si eseguono oltre mille prestazioni annue. «L’importanza di questo servizio è vitale – conclude Tirendi – soprattutto nella prevenzione e cura di patologie che vanno da quelle oncologiche alla più semplice calcolosi urinaria».