«Sono stato in due siti di interesse nazionale, a Milazzo e a Priolo Augusta. Due siti che da anni soffrono e la cui popolazione soffre la mancata bonifica». Lo ha detto Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, a margine di un incontro, oggi a Napoli, con gli stakeholder di Cop 21. «Per Milazzo abbiamo stanziato delle risorse […]
Bonifiche, Costa: «Soldi ci sono, Regione li usi»
«Sono stato in due siti di interesse nazionale, a Milazzo e a Priolo Augusta. Due siti che da anni soffrono e la cui popolazione soffre la mancata bonifica». Lo ha detto Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, a margine di un incontro, oggi a Napoli, con gli stakeholder di Cop 21. «Per Milazzo abbiamo stanziato delle risorse significative che sono a disposizione – ha affermato – Sono ulteriori 25 milioni di euro e per quanto riguarda l’approvazione di progetti di bonifica, ne abbiamo approvati cinque».
«Adesso è il momento in cui la Regione Siciliana acquisisca queste risorse, come soggetto attuatore, così come dice la norma – ha aggiunto- e quindi inizi la procedura di bonifica. Contemporaneamente in quella stessa zona abbiamo anche riaperto le autorizzazioni integrate ambientaii per la raffineria di Milazzo – ha sottolineato – Quindi finalmente qualcosa si inizia muovere, con i tempi previsti, ma con tempi contingentati».
«Il ministero dell’Ambiente ha fatto tutto ciò che doveva – ha proseguito – Ora tocca alla Regione Siciliana fare le sue cose e lo dico senza polemica, ma ognuno deve fare il suo». Il Sin di Priolo Augusta «è molto preoccupante per tutte le vicende che comporta». «Credo che la maggiore soddisfazione sia stata quella di avere acquisito finalmente la disponibilità del mondo della produzione che rappresenta Eni, ma può essere Enel, Lucoil – ha evidenziato – sono finalmente disponibili a sedersi al tavolo e trovare insieme delle soluzioni. Una soluzione per la bonifica non soltanto per la falda e il suolo – ha detto ancora – ma anche per la rada di Augusta, parliamo di 10.000 ettari solamente di mare e 5800 circa di suolo».
«Rispetto a trent’anni in cui questo non era stato fatto mi sembra un bel percorso – ha concluso – Ora è il momento di superare le contrapposizioni a trovare le soluzioni, quelle che per trent’anni non sono state trovate».