«Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani avrebbe dovuto azzerare l’intera giunta». Lo sostiene il deputato regionale del Partito democratico all’Ars Giovanni Burtone, ma non solo. Questo dopo l’inchiesta per corruzione che ha coinvolto anche l’ex governatore e leader della Democrazia cristiana Totò Cuffaro. «Schifani avrebbe dovuto azzerare la giunta» «Ci aspettavamo onestamente qualcosa di […]
Foto di Totò Cuffaro su Facebook
«Schifani azzeri la Giunta regionale»: la richiesta dopo il caso Cuffaro
«Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani avrebbe dovuto azzerare l’intera giunta». Lo sostiene il deputato regionale del Partito democratico all’Ars Giovanni Burtone, ma non solo. Questo dopo l’inchiesta per corruzione che ha coinvolto anche l’ex governatore e leader della Democrazia cristiana Totò Cuffaro.
«Schifani avrebbe dovuto azzerare la giunta»
«Ci aspettavamo onestamente qualcosa di diverso dal presidente della Regione Renato Schifani, di forte. Perché il quadro che viene fuori dalle inchieste è abbastanza preoccupante». Lo ha detto senza mezzi termini Giovanni Burtone, deputato del Pd all’Ars che stasera sarà ospite de L’Intervista in onda stasera su Rei Tv. Ospite della puntata sarà anche il giornalista di MeridioNews Dario De Luca.
L’onorevole Burtone ha sottolineato che, dopo l’ultima inchiesta che ha coinvolto tra gli altri anche Cuffaro, Schifani avrebbe dovuto «azzerare l’intera giunta e cambiarla. Magari – aggiunge Burtone – pensando in questa fase a una squadra tecnica. Un’operazione che desse ai siciliani la possibilità di dire ch la politica sta cercando di fare il proprio corso». Sullo stesso tema, qualche giorno fa, si era espresso il vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola (del Movimento cinque stelle) che aveva annunciato la proposta di una raccolta firme per l’autoscioglimento dell’Assemblea regionale siciliana.
«Le primarie per scegliere il candidato presidente»

«Ipotizziamo che in Sicilia si debba votare domani mattina – continua Burtone – Chi sceglie il candidato presidente del centrosinistra? Lo scelgono i partiti a Roma, Conte, Schlein, Fratoianni, ma di che cosa parliamo? Abbiamo lo strumento delle primarie – va avanti il deputato del Partito democratico all’Ars – che fu una cosa straordinaria. E io spero che per le prossime elezioni regionali si cambi linea e che nel partito si trovi la coerenza e la verità. Sin da adesso, propongo le primarie – conclude Burtone – uno strumento straordinario di partecipazione per la scelta del candidato presidente».
«Doveroso riserbo istituzionale»
Intanto, stando a quanto filtra, da Palazzo d’Orleans (sede della presidenza della Regione siciliana), si segue con «doveroso riserbo istituzionale, ma con rigorosa attenzione l’evoluzione della vicenda». Vicenda che riguarda l’inchiesta della procura di Palermo che ha chiesto l’arresto di 18 persone per associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione. Tra queste c’è anche l’ex governatore Totò Cuffaro che questa mattina si è dimesso dal ruolo di segretario nazionale della Democrazia cristiana. Nell’inchiesta, poi, è coinvolto anche il coordinatore e deputato di Noi Moderati Saverio Romano e il capogruppo della Dc all’Ars Carmelo Pace. Adesso, proprio a causa dell’inchiesta di Cuffaro, da più parti si chiede di azzerare la giunta della Regione.
I primi provvedimenti della Regione
Il governo Schifani, intanto, ha preso i primi provvedimenti riunendo in via straordinaria la giunta, sospendendo e revocando gli incarichi agli indagati che ricoprivano ruoli pubblici. È il caso, per esempio, dell’ex dirigente generale al dipartimento Famiglia Maria Letizia Di Liberti, del direttore generale del consorzio di bonifica della Sicilia occidentale Giovanni Tomasino. Ma anche prendendo atto dell’auto-sospensione dell’ex direttore generale dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone e avviando il commissariamento. Via anche il capo della segretaria particolare dell’assessore alla Famiglia Vito Raso, storico braccio destro di Cuffaro e anche lui indagato nell’inchiesta. La prossima settimana sono previsti gli interrogatori di tutti gli indagati. Il giudice per le indagini preliminari dovrà decidere sulla richiesta degli arresti domiciliari.
«Le risorse ci sono, la politica le distrugge»
Tra chi chiede di azzerare la giunta della Regione siciliana, dopo l’inchiesta che ha coinvolto anche Cuffaro, c’è anche il leader del Movimento cinque stelle Giuseppe Conte. «Quello che sta succedendo con il governo della Regione siciliana è uno scandalo a cielo aperto, diffuso. Che – afferma – riguarda le varie forze politiche che sono al governo e, da ultimo, anche gli appalti della sanità. Abbiamo fatto una manifestazione per denunciare lo stato disastroso della sanità siciliana. Ora abbiamo il completamento del cerchio – sottolinea Conte a margine dell’evento del M5s Unite -. Ora capiamo perché la sanità sta male. Le risorse ci sono, è la politica che distrugge. Questa giunta deve andare a casa».