Due pezzi di cordolo mancanti e il gioco è fatto. Così, a Catania, tagliare la rotatoria del tondo Gioeni è diventata una pericolosa abitudine che accomuna quotidianamente decine di centauri e automobilisti, ignari dei rischi e delle violazioni del codice della strada. Il trucco viene utilizzato in entrambe le direzioni di marcia. Sia da coloro […]
L’arte del taglio della rotatoria: il caso del tondo Gioeni, con il cordolo mancante
Due pezzi di cordolo mancanti e il gioco è fatto. Così, a Catania, tagliare la rotatoria del tondo Gioeni è diventata una pericolosa abitudine che accomuna quotidianamente decine di centauri e automobilisti, ignari dei rischi e delle violazioni del codice della strada. Il trucco viene utilizzato in entrambe le direzioni di marcia. Sia da coloro che procedono in direzione Misterbianco e intendono imboccare via Etnea, senza dovere raggiungere il torna indietro nella zona della cittadella universitaria, ma anche da auto e moto che, salendo da via Etnea, intendono immettersi in circonvallazione in direzione Nesima. Come dimostrano alcuni video girati da MeridioNews, per evitare di dovere raggiungere il torna indietro in viale Odorico da Pordenone automobilisti e centauri preferiscono tagliare la rotatoria. Per portare a termine la manovra vietata basta sfruttare l’assenza di due pezzi di cordolo. Parti in plastica gialla rimossi o smontati ormai da anni e mai sostituite.
La mega rotatoria del tondo Gioeni ha preso il posto del cavalcavia, demolito ad agosto 2013. Da allora quel tratto della circonvallazione è diventato il più temuto dagli automobilisti con perenni code e traffico congestionato a ogni ora del giorno. Un caos continuo, anche a causa dei furbetti. A nulla sono servite alcune modifiche alla viabilità e i lavori da 2,3 milioni di euro per il sottopasso di via Grassi. In mezzo, la realizzazione di una fontana architettonica inaugurata, tra le polemiche, nel giugno 2018 e costata quasi un milione di euro.