Domenica scorsa la squadra ha sfidato il Camaro con la juniores. Ma non era ancora il punto di non ritorno. Decisive le rassicurazioni dell'amministrazione etnea. «Ripartiamo da Monte Po e dal sociale», racconta il presidente Vincenzo Drago
Atletico Catania, crisi e rilancio in una settimana «Tutto è rientrato, ora sogniamo la polisportiva»
«Abbiamo superato una tempesta che pareva spazzasse via tutto. Ma è nel dna atletista la capacità di reagire alle difficoltà e di tirarsi su». Comincia così la lunga nota firmata da Vincenzo Drago, presidente dell’Atletico Catania, che parla del momento difficile della società e del tentativo di rialzarsi. Periodo critico che è culminato nella sfida di domenica scorsa giocata a Messina, contro il Camaro, nella quale la formazione etnea si è presentata con soli nove elementi della juniores: «Avevo già detto – spiega il presidente Drago a MeridioNews – che avrei mandato in campo tutta la juniores dopo aver congedato tutta la squadra. È stata una partita in cui non avevamo nessuna speranza, ma eravamo comunque presenti e abbiamo onorato lo sport».
Una crisi che pare però rientrata nelle ultime ore, tanto che il numero uno del club atletista è pronto al rilancio: «Già a Camaro eravamo quasi pronti per ricostituire la squadra. Abbiamo tenuto cinque o sei elementi della precedente esperienza, quelli non colpevoli di scarso rendimento. Quando ho scelto di mandare tutti a casa, l’ho fatto per dare un segnale forte». Nei giorni precedenti alla trasferta col Camaro, il patron atletista aveva allontanato mister Richichi oltre a diversi elementi della squadra ed erano arrivate anche le dimissioni di Carmelo Maimone, direttore generale del club, poi rientrate. «L’ambiente – continua Drago – si è ricostituito del tutto: un allenatore, per quanto sia abile e autorevole, può avere il limite oggettivo del rendimento complessivo della squadra e quindi non c’era nessun motivo per allontanare Richichi».
Fondamentale anche un passaggio di non poco conto: «Abbiamo avuto delle rassicurazioni da parte dell’amministrazione comunale. Due settimane fa invece ero uscito da Palazzo degli elefanti dicendo che avrei aspettato dicembre per le mie eventuali dimissioni. Abbiamo però avuto rassicurazioni dal sindaco Pogliese in persona».
L’Atletico Catania gioca le sue gare interne a Monte Po, campo per il quale la società attende delle novità: «Saranno attivate le procedure per l’esternalizzazione dei campi e abbiamo avuto nei giorni scorsi la conferma che stanno già redigendo il regolamento. Questo mi basta per restare, quello che mi spinge a mantenere la squadra pare si stia realizzando». L’obiettivo, infatti, è quello di creare una polisportiva che possa rappresentare una nuova opportunità per la periferia: «Atletico, dal mio punto di vista, non è solo calcio. Può diventare una polisportiva con la realizzazione di due campi da sette. Poi ci sarebbe una palestra nuova, gli spogliatoi e una piscina per una struttura che possa servire alla città ma soprattutto alla periferia. Quindi c’è anche una finalità sociale».
Già chiaro l’iter che bisognerà seguire per realizzare questo progetto: «Attingeremo a dei finanziamenti, oltre al Credito Sportivo, che riguardano iniziative che coinvolgono i quartieri più deboli. Il progetto è già su carta e ho avuto diversi incontri con i responsabili del Cs. Aspettiamo soltanto l’assegnazione del campo». La realizzazione del progetto per il presidente è propedeutica per fare in modo che l’attività della società etnea continui con lui: «Questo è il tassello fondamentale perché l’Atletico continui con me e perché io continui con l’Atletico. I costi in queste categorie sono di un certo livello e non si può pensare di fare Eccellenza solo con gli sponsor perché – conclude Drago – non siamo in serie D e non è calcio professionistico».