La partita a scacchi deve ancora entrare nel vivo ma c’è già chi ha fatto le prime mosse. Sul tavolo c’è la composizione della giunta che affiancherà il nuovo sindaco di Catania Enrico Trantino. Una vittoria netta con tutte le liste che hanno superato la soglia del cinque per cento per eleggere i propri rappresentanti all’interno del Consiglio comunale. Uno scenario che però non è del tutto idilliaco. Anche perché il centrodestra è arrivato al voto dopo settimane di forte tensione coincise con una lunga trattativa per l’individuazione del candidato unitario dopo il passo in avanti della leghista Valeria Sudano e il successivo passo di lato. Una rinuncia che dovrebbe aprire al partito di Matteo Salvini la porta per la vicesindacatura ma a condizione che tutti gli alleati siano d’accordo. Tra i più agguerriti ci sono gli autonomisti. Galvanizzati dal ritorno in campo di Raffaele Lombardo e forti del risultato elettorale in cui hanno mostrato – unici a farlo – la propria forza con due liste.
Agli autonomisti dovrebbe andare la presidenza del Consiglio. Ruolo all’insegna della continuità dopo i trascorsi di Giuseppe Castiglione, poi eletto deputato all’Ars, e Seby Anastasi. Quest’ultimo rieletto a Palazzo degli elefanti e, forse, con un ruolo pronto da assessore in giunta. Tra coloro che sono stati già indicati c’è Alessandro Porto. Anche lui ex assessore di Pogliese salvo poi essere silurato in aperta polemica. Il clima tra i due sembra essersi rasserenato. Sul fronte Lega – Prima l’Italia c’è il nome di Andrea Guzzardi e potrebbe tornare ad avere una delega l’ex assessore Fabio Cantarella. Storico esponente del Carroccio nell’Isola e sempre presente nei momenti pubblici clou che hanno coinvolto Trantino all’interno del quartier generale allestito in un noto hotel di piazza Trento. Da Fratelli d’Italia potrebbero arrivare i nomi di Andrea Barresi, anche lui assessore con Pogliese con delega all’Ambiente, e Giovanni Grasso. L’ex candidato a sindaco del Movimento 5 stelle nel 2018 è passato da tempo con il partito di Giorgia Meloni ma il 28 e 29 maggio non è sceso in campo direttamente ma sostenendo il duo Erio Buceti-Erika Bonaccorsi, entrambi eletti a Palazzo degli elefanti. Sicuramente continuerà il lavoro all’assessorato allo Sport Sergio Parisi. Indicato nella squadra di assessori da Trantino e anche lui, per un certo periodo, indicato dal partito come possibile candidato a sindaco.
Rivendica un ruolo in giunta anche Forza Italia. Gli azzurri hanno segnato un risultato importante raccogliendo quasi il 13 per cento dei consensi di lista, secondi solo dietro Fratelli d’Italia. Al tavolo della trattiva siederà il coordinatore Marco Falcone, forte del risultato dei propri candidati: da Giovanni Petralia a Piermaria Capuana. Nella giunta virtuale gli azzurri avevano indicato il nome del coordinatore regionale Marcello Caruso. «Un nome per indicare l’unione del partito – dicono i militanti di Forza Italia – Ma a seggi chiusi e schede scrutinate avrà la meglio il gruppo che ha ricevuto il maggiore sostegno». E su quest’ultimo passaggio Falcone è in pole position. Infine la Democrazia Cristina di Totò Cuffaro che aveva già indicato l’avvocato Angelo Chisari.
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