Barcellona, Crisafulli condannato a 30 anni  Per omicidio con una fucilata del figlio Roberto

Si chiude con una condanna a 30 anni di reclusione il processo per l’omicidio di Roberto Crisafulli commesso per mano del padre Cosimo, muratore di 65 anni. Delitto commesso all’alba del 15 maggio 2015 a Barcellona. L’imputato è stato condannato dal giudice del tribunale di Barcellona, Salvatore Pugliese, che ha riconosciuto colpevole il 65enne di aver ucciso con una fucilata il figlio Roberto

Nonostante l’imputato avesse detto a più riprese di essere l’unico responsabile, in un primo momento era stato invece ritenuto colpevole il fratello della vittima, Alessandro. Ma dopo due mesi di carcere il ragazzo fu scagionato sulla base dei risultati delle indagini dei carabinieri, che si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali, degli esiti dell’esame stub, e di un video prodotto dal legale dell’arrestato, Tommaso Calderone.

Come ricostruito dagli investigatori dell’Arma che hanno seguito le indagini, il 15 maggio 2015, Roberto Crisafulli, 27 anni, era da poco rientrato nell’abitazione di via Oreto dove viveva con i genitori e il fratello. Ubriaco e in compagnia della sua fidanzata straniera. Alla vista dei genitori è scoppiata una furibonda lite, l’ultima di una lunga serie. Come confessato da Cosimo Crisafulli, per spaventare il figlio l’uomo è andato a prendere il fucile che deteneva legalmente e custodiva nel guardaroba della sua camera da letto. Secondo la linea difensiva sempre sostenuta dall’imputato e dal suo legale, l’intenzione sarebbe stata solo quello di intimorirlo. Suscitando però una reazione ancora più violenta da parte del 27enne che ha aggredito il padre lanciandogli contro ogni tipo di suppellettile. 

Il 65enne avrebbe quindi perso l’equilibrio per schivare gli oggetti e sbattendo contro il muro avrebbe fatto partire il colpo che ha ucciso la vittima mentre si trovava sul pianerottolo della scala che conduce alla zona notte della casa. Tuttavia il giudice non ha creduto alla versione sostenuta da Cosimo Crisafulli e dall’avvocato, Fabio Catania, che ha già annunciato che presenterà ricorso. Il magistrato ha anche disposto il risarcimento alla fidanzata della vittima – che si era costituita parte civile nel processo – e alla figlia nata dalla relazione. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]