‘Anita sogna’, sottile metafora di un incubo

“Anita sogna” (interamente visibile sul sito dell’attore Francesco Di Lorenzo) è il cortometraggio vincitore del CortoSiracusano Film Fest, giunto alla sesta edizione. Per la prima volta è proprio un siracusano ad aggiudicarsi il riconoscimento principale: Lorenzo Maria Falletti, al suo primo lavoro da regista, è un attore teatrale che vanta collaborazioni sul palcoscenico e al cinema con Walter Manfrè, Aurelio Grimanldi, Pietro Sammataro e Ricky Tognazzi, tra gli altri.

 
“Anita sogna”, sottile metafora della pedofilia, è arrivato primo tra gli otto corti presentati nella sezione: “I corti siciliani in concorso”. Lorenzo Maria Falletti, autore, nonché regista e interprete del cortometraggio (durata 14 minuti ) ha scelto un cast importante, da Pietro Sammataro, storico maestro del teatro nazionale a Francesco Di Lorenzo e Seby Ciurcina. Il corto è stato coprodotto dalla “Film Commission” della Provincia Regionale di Siracusa e dal Comune di Siracusa.
“Il cortometraggio che ho presentato al Festival lo definirei “un incidente di percorso” – dichiara Falletti – perché non ho studiato regia, ma il fatto di essere cinefilo mi ha incentivato a trasporre in immagini un racconto scritto da me anni fa, fondamentalmente per il gusto di farlo”.
                                                                                                                                                                
L’edizione di quest’anno del Festival siracusano è stata quanto mai attenta alla produzione locale. A un altro siracusano, Gabriele Galanti, è andata la menzione speciale della giuria, composta dai registi Alessandro Marinaro, Agostino Gulino e Giorgio Nanì La Terra, dall’attore Giuseppe Cottone, dai montatori Roberto Furnari e Fabrizio Famà e dall’artista Tony Fanciullo. Premiato anche il bel lavoro del ragusano Ivano Fachin, “Giro di giostra”, con una menzione speciale ed il premio per il miglior contributo tecnico-artistico alla montatrice Alessia Scarso, originaria di Modica che da anni vive a Roma, dove studia al Centro sperimentale di cinematografia.
 
Otto i cortometraggi presentati nella sezione “I corti siciliani in concorso”, selezionati dal curatore e organizzatore del festival, Luca Raimondi. Oltre al corto vincitore, “Giro di giostra”, di Ivano Fachin, “Mare nostro”, di Andrea D’Asaro, “Mai più soli”, di Danilo Cataldo, “Seby”, di Gabriele Galanti, “Sgangsters”, di Mario Cosentino, “Pizzo Express”, di Rossella Di Pietro, “Tutto l’amore del mondo”, di Sergio Ruffino.
 
Presentato il videoclip “Prendi il treno”, del regista argentino Roberto Luis Garay, le cui musiche sono state composte da Aurelio Caliri.
Il musicista Ramzi Harrabi, “arabo di Siracusa” ha presentato in anteprima “Mirage”, réportage diretto da lui stesso,  che documenta il viaggio della sua band musicale verso Roma per manifestare contro il razzismo ed esibirsi in Piazza Venezia.
 
La tre giorni della sesta edizione del festival, presentata dal 26 al 28 dicembre nella Sala Randone si Siracusa, è stata promossa dal Centro Studi M.U.R.O. ( Movimento Umanistico per la Rinascita di Ortigia ) e patrocinata dal Comune di Siracusa, con l’Assessorato alle Politiche Culturali, nella persona dell’assessore Speranza, che ha premiato il vincitore di quest’anno.

Dulcis in fundo, a conclusione del festival, la proiezione in anteprima del film diretto dallo stesso Luca Raimondi, dal titolo “La sottrazione del tempo” che narra di una torbida storia d’amore con protagonista un anomalo serial killer ben interpretato da Giuseppe Cottone.
 
(In apertura il trailer del film di Luca Raimondi, La sottrazione del tempo)


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