Al via gli sturziani di Sicilia

C’è una politica fatta di annunci, di roboanti sondaggi, di sistematica occupazione del potere, nella speranza che ogni poltrona accaparrata produca voti. Questa, in sintesi, è la teoria generale della politica del Governo Lombardo-Pd: niente idee e tante clientele. Poi c’è una politica che matura nel territorio, fatta di duro lavoro giornaliero: incontri con la gente, paziente raccolta di proposte e suggerimenti, contatti veri con i problemi dei Comuni e dei cittadini. Questa è la politica del Movimento Sicilia e territorio di Nello Dipasquale, del Movimento di Cateno De Luca e di Carmelo Lo Monte.

Assieme a loro tanti amministratori comunali: Sindaci, assessori, consiglieri comunali. E poi agricoltori, artigiani, insomma tanta gente comune stanca della politica politicante che, tanto per citare qualche esempio, ha abbandonato gli abitanti delle isole minori, il trasporto locale e l’Azienda siciliana trasporti.

Dipasquale, Sindaco di Ragusa, lavora già da tre mesi al progetto, d’ispirazione sturziana, di un Movimento che parta dal basso, facendo proprie le esigenze della gente. Un lavoro certosino, che ha attirato l’attenzione del vulcanico presidente della Palermo Calcio, Maurizio Zamparini, che a propria volta, lavora alla creazione di un Movimento politico in tutta l’Italia. In Sicilia Zamparini ha scelto come compagno di strada proprio il Movimento di Dipasquale.

Cateno De Luca, politico eclettico, ha creato un Movimento – Sicilia vera – che aveva già bruciato le tappe in brevissimo tempo. Poi un incidente – che a tanti osservatori è sembrato ‘cucito’apposta per lui – ha fermato, seppur momentaneamente, la sua ascesa.

Oggi De Luca – uno dei parlamentari uscenti dell’Ars più preparati, soprattutto in materia finanziaria – è tornato in campo. Con un Movimento ha annunciato la sua candidatura a presidente della Regione. Ma dopo aver incontrato Nello Dipasquale ha fatto sapere che, per lui, il progetto politico è molto più importante delle sue ambizioni personali. Ovvero: De Luca si dice pronto a ritirare la sua candidatura alla presidenza della Regione. E a lavorare per una candidatura forte e autorevole. Quasi logico, insomma, che Dipasquale e De Luca si dovessero ritrovare insieme.

Il’patto’ di azione comune è stato siglato mercoledì sera, a Palermo, alla presenza del segretario organizzativo del Movimento Sicilia e territorio, Fabio Virdi. A questo nuovo soggetto politico, sempre per la cronaca, aderiscono tanti Movimenti: a cominciare da esponenti dei ‘Forconi, da Franco Calderone a Morsello. Anche Vittorio Sgarbi guarda con simpatia alla nascita e alla crescita di questo Movimento.

Dipasquale, Zamparini, De Luca. Ci sono altre sorprese in vista. Una di queste è la possibile alleanza con Carmelo Lo Monte, un parlamentare che, da sempre, è un battitore libero. Cattolico, di formazione sturziana, Lo Monte insegue da anni un progetto di una forza politica popolare, radicata nel territorio siciliano. Amatissimo nella provincia di Messina, dove ha la sua granitica base elettorale, Lo Monte è conosciuto anche nel resto della Sicilia grazie al fatto di aver ricoperto varie volte il ruolo di assessore regionale (a lui si deve l’istituzione del Parco fluviale dell’Alcantara e il tentativo, da assessore alla Sanità, di creare una rete di assistenza per i malati di Alzeheimer: operazione che gli fu impedita da chi pensa che la sanità pubblica sia solo un grande affare).

E’ logico che Lo Monte (con i suo gruppo), aderendo a questo progetto, avrà un ruolo politico dii primo piano.


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