Agnone, enclave di abusivismo: discariche e roghi di rifiuti Sindaca: «Segnalateci i furbetti, perché l’omertà non paga»

«Abbiamo difficoltà a raggiungere le nostre case, si corre il rischio igienico sanitario». È preoccupato Gabriele Grasso, ingegnere elettronico e residente di Agnone Fortezza, una delle zone balneari ricadenti nel comune di Augusta, dove da mesi si registra un indiscriminato abbandono di rifiuti. «Si sono formate numerose discariche abusive ai margini della strada interna che costeggia i villaggi – spiega a MeridioNews il professionista – più precisamente, venendo da Catania, lungo il tratto che va dal fiume San Leonardo ad Agnone Bagni. Come se non bastasse, qualche incivile ha dato fuoco ad alcuni cassonetti e negli ultimi mesi si sono accumulati una quantità di rifiuti di ogni tipo impressionante». 

Grasso, è anche il presidente dell’associazione Amici del viale dei fiori che riunisce 75 famiglie dell’omonimo luogo marittimo, a circa due chilometri di distanza da Agnone Bagni: con gli altri soci ha presentato diverse segnalazioni, «una ogni due mesi», pure alla Prefettura, ma finora la situazione è andata solo peggiorando. «Io sono tornato dagli Stati Uniti, ho lavorato in Sillicon Valley per tanti anni e quando ho avuto opportunità di impiego a Catania, ho scelto di vivere in questa zona perché mi piace il mare – continua – ma non posso tollerare questo disagio, abbiamo parlato col capogruppo del Movimento cinque stelle», ma finora nessun accordo è stato raggiunto. 

Anche perché la sindaca pentastellata Cettina Di Pietro attacca la grave situazione di abusivismo che da decenni dilaga in quel territorio. «Mentre in altre zone, come Costa Saracena – dichiara la prima cittadina – grazie a una interlocuzione avuta con i residenti e gli amministratori di condominio, siamo riusciti a censire gli abitanti riuscendo così a fornire un servizio di raccolta su richiesta degli stessi, da altre parti tra cancelli chiusi, doppie residenze e case non registrate al catasto, questo non è possibile. Abbiamo il 90 per cento di evasione che non riguarda soltanto i rifiuti ma anche l’idrico – denuncia – le discariche le creano proprio quegli evasori totali che pensano di poter fare i furbetti abbandonando i rifiuti per strada, peraltro in corrispondenza dell’entrata dei villaggi, senza nessuna cura neanche per il luogo in cui vivono». Di Pietro quindi apre alla possibilità di «estendere la raccolta porta a porta fino a lì, ma nella misura in cui queste persone si autodenunciano, perché non è corretto che io faccia gravare il costo di questo servizio, che ammonta a un milione di euro l’anno, sui cittadini virtuosi. La percentuale dei residenti dei villaggi a mare che pagano regolarmente le tasse è veramente bassissima, mi dispiace che ci vadano di mezzo loro che, purtroppo, sono circondati da persone che pensano di essere in una zona franca immune dal pagamento dei tributi».

Dal canto suo, Gabriele Grasso si difende ammettendo di essere, insieme alle altre 75 famiglie che rappresenta, tra quei residenti che pagano regolarmente le bollette. «Perché il Comune non manda i vigili urbani per verificare chi paga e chi no?», si domanda l’ingegnere, che avanza anche una proposta: «Bisognerebbe creare un’isola ecologica» che faccia da deterrente all’abbandono incontrollato di rifiuti ingombranti. «Allo stato attuale sono rimasti solo quattro cassonetti per circa 400 case – aggiunge Grasso – siamo arrivati a una situazione di stallo. Abbiamo dato la nostra disponibilità ad acquistare e installare delle telecamere, da dare in concessione e utilizzo gratuito all’ente, per beccare gli incivili» ma l’idea è rimasta in standby. 

«Tramite il capogruppo del M5s, ho chiesto di fornirmi un elenco delle persone che abitano nel villaggio». Di Pietro, quindi, rivolge un appello a chi è regolare. «Segnalateci i furbetti, perché l’omertà non paga – evidenzia – in passato grazie a delle segnalazioni, rimaste anonime, siamo riusciti a risalire agli evasori che abbiamo poi costretto a regolarizzarsi. Io ho una profonda rabbia – ammette – non soltanto per queste discariche che si formano a cielo aperto, ma anche perché non è corretto che coloro che pagano le tasse, alla fine non ricevano in cambio un servizio degno di questo nome. I rifiuti? Li ritireremo, come abbiamo sempre fatto, però è un costo assurdo che va a gravare sui contribuenti. Tra l’altro molte di queste strade non sono neanche comunali, alcune discariche insistono infatti in strade provinciali o su aree private, quindi vanno fatte delle distinzioni prima di procedere». Per quanto riguarda i controlli, la prima cittadina assicura che saranno presi dei provvedimenti, grazie alla collaborazione con i carabinieri che a luglio riapriranno il posto fisso stagionale ad Agnone Bagni. «Chiederò la loro collaborazione – continua De Pietro – per cominciare a multare gli incivili, perché non se ne può più».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]