Sono padre e figlio, rispettivamente di 57 e 26 anni, le due persone fermate dalla polizia perché indagate per l’omicidio del 48enne Paolo Zuppardo ad Avola, in provincia di Siracusa. Il pubblico ministero ha emesso due decreti di fermo per omicidio e anche per porto di arma clandestina nei loro confronti. Stando a quanto ricostruito […]
Agguato ad Avola, padre e figlio fermati per omicidio: «Avevamo litigato, lo abbiamo picchiato con violenza»
Sono padre e figlio, rispettivamente di 57 e 26 anni, le due persone fermate dalla polizia perché indagate per l’omicidio del 48enne Paolo Zuppardo ad Avola, in provincia di Siracusa. Il pubblico ministero ha emesso due decreti di fermo per omicidio e anche per porto di arma clandestina nei loro confronti. Stando a quanto ricostruito finora nel corso delle indagini, i due indagati ieri sera avrebbero incontrato per caso la vittima in auto. Da quel momento, sarebbe iniziato un inseguimento per le strade di Avola durante il quale sarebbero stati esplosi diversi colpi di pistola e sarebbe stata speronata l’auto guidata da Zuppardo.
A un certo punto, secondo quanto emerso dalla ricostruzione degli investigatori, sarebbe nata una colluttazione e uno dei due indagati avrebbe colpito la vittima alla testa anche servendosi del calcio di una pistola, detenuta illegalmente. L’arma è stata recuperata e sequestrata dai poliziotti. Durante le indagini, i due indagati si sono presentati spontaneamente in commissariato, confessando di aver «percosso violentemente la vittima». Padre e figlio avrebbero litigato con la vittima per motivi personali circa due mesi fa. Zuppardo era stato portato in ospedale ad Avola già in gravi condizioni; lì durante la notte è morto.