La sera del 20 settembre, un velivolo Airbus A320 operato da Air Arabia senza passeggeri, ha perso quota immediatamente dopo il distacco da terra all’aeroporto Fontanarossa di Catania, arrivando a soli circa 60 metri dal mare, a una velocità stimata superiore a 480 chilometri orari. La notizia è riportata dal Corriere della Sera. L’evento, classificato […]
Foto pagina Facebook Air Arabia
A Catania un aereo della Air Arabia sfiora il mare dopo il decollo: indagini
La sera del 20 settembre, un velivolo Airbus A320 operato da Air Arabia senza passeggeri, ha perso quota immediatamente dopo il distacco da terra all’aeroporto Fontanarossa di Catania, arrivando a soli circa 60 metri dal mare, a una velocità stimata superiore a 480 chilometri orari. La notizia è riportata dal Corriere della Sera. L’evento, classificato dall’ANSV, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo come un inconveniente grave, ha fatto scattare immediatamente un’indagine approfondita.
Secondo l’ANSV, durante la fase critica del volo si è attivato un messaggio del sistema GPWS (Ground Proximity Warning System), che segnala situazioni di potenziale collisione con il terreno. I tracciati radar analizzati mostrano che circa 11 secondi dopo il decollo, il velivolo ha iniziato una discesa non prevista, fino a raggiungere la quota minima di 60,9 metri rispetto al livello del mare.

Le possibili cause
Il volo, decollato alle 23:57, stando alle ricostruzioni ha avuto un andamento anomalo proprio durante i primi secondi di salita. Le condizioni meteorologiche non avrebbero offerto elementi che giustificassero la manovra insolita, il che rende il fenomeno ancora più misterioso. Un’ipotetica collisione con uccelli sarebbe stata seguita da un ritorno d’emergenza, mentre altre ipotesi sono quelle relative a errori nei calcoli di peso, una manovra errata o un comportamento non autorizzato.
Nonostante lo sbandamento iniziale, il volo della Air Arabia partito da Catania, ha proseguito regolarmente lungo la rotta indicata atterrando alle 2:52 del 21 settembre. L’ANSV ha aperto un fascicolo d’inchiesta e richiederà versioni ufficiali dai piloti, che saranno incrociate con i dati dei registratori di bordo, per ricostruire con precisione dinamiche e responsabilità.