Il caso ritardi per i canoni di affitto agli studenti fuorisede Iter ancora fermo: «Lesi diritti di universitari in difficoltà»

I soldi per i contributi straordinari da erogare per il rimborso dei canoni di affitto agli studenti fuorisede, il cui bando è scaduto a maggio 2021, potrebbero arrivare a stretto giro. «In tempi celeri», assicurano a MeridioNews dalla Regione. L’iter per il momento è bloccato alla Ragioneria generale del dipartimento Bilancio e tesoro. Per far sì che gli studenti che ne abbiano fatto richiesta possano vedersi rimborsato quanto pagato a titolo di canone di affitto e beneficiare del contributo straordinario una tantum pari a 500 euro, bisognerà ancora attendere. Quanto con precisione non è dato sapere. «Noi abbiamo inviato le graduatorie e per conto nostro la procedura è completa», affermano a MeridioNews gli Enti regionali per il diritto allo studio di Palermo e Catania. «Siamo già un ritardo di sei mesi», è la posizione di un genitore di una studente iscritta in Medicina. 

A mancare sarebbe il decreto di iscrizione delle somme da parte dell’assessorato all’Economia, per trasferire definitivamente la disponibilità all’Ersu di Palermo, l’ente gestore di questo procedimento, e procedere con l’erogazione dei contributi straordinari agli ammessi. Tra lungaggini burocratiche e i dubbi che i soldi non ci siano la Regione assicura: «Gli uffici sono al lavoro per effettuare i pagamenti dei contributi in tempi celeri, nel rispetto dei necessari passaggi tecnici», è quanto fa sapere al nostro giornale. Si parla di una cifra di oltre un milione di euro per oltre duemila studenti universitari siciliani conduttori e co-conduttori di unità immobiliari a uso residenziale o in alloggio in residenze universitarie sul territorio regionale

Il contributo doveva essere erogato entro sessanta giorni dalla scadenza del bando. Oltre al ritardo, le contestazioni di alcuni partecipanti riguardano anche la rimessione in termini per l’integrazione della documentazione necessaria. Circostanza che ha fatto storcere il naso a qualcuno. «Un’operazione che non ha sortito alcun effetto», quella dell’Ersu, commenta il padre di una studentessa fuorisede iscritta in Medicina. «Tranne quello di ritardare inutilmente i tempi di erogazione dei contributi agli aventi diritto», continua in una delle tante lettere inviate ai vertici della Regione, tutte senza risposta. Il dipartimento all’Istruzione e Formazione, sebbene in ritardo, ha fatto la sua parte e il 9 novembre ha pubblicato l’approvazione dell’impegno di spesa, del trasferimento delle somme e le graduatorie degli ammessi. Ma i pagamenti, come disciplinato dal decreto ministeriale 57 del 2021, dovevano essere effettuati già il 3 settembre

«Tutto questo – scrive in una lettera indirizzata al presidente Nello Musumeci – è gravissimo perché lede i legittimi diritti degli studenti siciliani in attesa da troppo tempo, dopo i mesi difficili che abbiamo vissuto tutti noi». In quella che è una misura annunciata ad aprile 2020, durante il lockdown – quando la polemica sui rientri era nel pieno per il paventato rischio di agevolare la circolazione del virus -, e che prevedeva l’erogazione di contributi straordinari per gli studenti fuorisede: ottocento euro per chi studia all’estero e cinquecento per chi studia in zone del territorio regionale diverse dalla residenza. Se per i primi i pagamenti sono stati effettuati, per chi ha deciso di non lasciare l’Isola, sarebbe questione di tempo. 


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