Mobilità, dal tram alla Ztl notturna fino al Passante Le sfide nel 2020: «Al più presto il biglietto unico»

Sono appena passati dieci giorni dall’inizio dell’anno e appare già evidente
che uno dei temi caldi del 2020 a Palermo sarà quello della mobilità. Solo due giorni fa a Sala delle Lapidi si è consumato l’ennesimo scontro sulla Ztl notturna che è stata rinviata a fine mese. Un provvedimento che rischia di mettere l’uno contro l’altro residenti e commercianti del centro storico, su cui gli esercenti chiedono di essere ascoltati.  

Gli esperti di Palermo in Progress, all’inizio del nuovo anno, riflettono sulle condizioni della mobilità a Palermo e rinnovano le proprie proposte per le sfide che attendono imminenti l’amministrazione e il governo regionale. «Nell’anno  appena trascorso abbiamo purtroppo assistito a un decadimento dei livelli di servizio sulla rete degli autobus ma soprattutto su quella dei tram- dice l’ingegnere Roberto Di Maria, di Palermo in progress – Ai disservizi su gomma eravamo abituati, ma quelli relativi al servizio tranviario sono particolarmente scoraggianti, in quanto da sempre abbiamo ritenuto che il sistema su ferro, fiore all’occhiello di Amat e Comune, si regga su equilibri gestionali delicatissimi, di cui i disservizi riscontrati potrebbero rappresentare un preoccupante segnale di malessere». E l’ingegnere aggiunge: «Siamo stati fra i primi a denunciare frequenze dei passaggi che hanno spesso superato, già questa estate, i 50 minuti, per poi scoprire che l’attesa media raggiunge ormai i 20 minuti, alla pari di quella dei bus. Ciò anche a causa della carenza di autisti». Intanto per il 24 di questo mese è stato annunciato lo sciopero dei lavoratori dell’Amat di quattro ore. 

Mentre si rimane ancora in attesa dell’integrazione tariffaria, nessuna novità invece «sulla situazione dei collegamenti intermodali – continua –
a partire da quelli tra la rete TPL (trasporto pubblico locale, ndr) cittadina e il passante ferroviario: rimane chiuso il parcheggio a Tommaso Natale come rimane incompleta l’area destinata a parcheggi di via Monti Iblei e l’allargamento della strada stessa, atteso per il mese in corso. Intanto, si sta ancora lavorando ai nuovi parcheggi a San Lorenzo in aree Rfi, mentre quelli qui disponibili sono stati messi a disposizione dopo le nostre denunce». Un altro capitolo è quello relativo al passante ferroviario, dopo 14 mesi di esercizio non si è ancora incrementata l’offerta di trasporto, «ferma ancora a due corsie orarie. I tempi di percorrenza, d’altro canto, appaiono eccessivi,
come abbiamo dimostrato in un nostro apposito rilevamento». Le piste ciclabili per gli esperti appaiono ancora insufficienti, «mentre quelle esistenti rimangono pericolose e spesso occupate da autovetture. La presenza dei vigili urbani nelle strade è visibilmente carente, con le conseguenze comprensibili su circolazione e sosta selvaggia». 

Sul fronte della tanto discussa 
Ztl, sulla cui istituzione «siamo per principio favorevoli, crea non pochi disagi ai residenti, soprattutto perché non è stato rafforzato a dovere il servizio pubblico – aggiunge Di Maria –  anche per questo non ci convince la sua estensione alle ore notturne. Così come non ci è sembrato opportuno il doppio senso in via Roma, dove alla cancellazione delle corsie riservate per gli autobus e alla totale assenza di piste ciclabili, si aggiunge il problema delle svolte a sinistra».

Per quanto riguarda l’anno in corso, Palermo in progress auspica che vengano attuate alcune importanti iniziative a breve termine e avviate quelle a lungo termine. Tra queste l’istituzione del biglietto unico presente in ogni metropoli, «che speriamo sia attuato al più presto», la revisione delle linee bus per «migliorare i collegamenti tra il passante e gli altri modi di trasporto, con particolare riferimento alle stazioni più esterne attraverso nuove fermate sulle linee esistenti che transitano a pochi metri dalle stazioni ferroviarie come  Sferracavallo, linea 88 e Tommaso Natale, linea 614». C’è è poi la presa in consegna del parcheggio di Tommaso Natale insieme alle vie di comunicazione a fregio della stazione.

Altre sfide per il 2020 sono per Palermo in progress il ripristino dei tempi di attesa previsti originariamente sulle linee tranviarie, il rafforzamento delle linee bus 101, il ripristino dei collegamenti bus con le periferie, anche notturni e in particolare la revisione della linea bus 675, l’Inserimento del progetto della Mal nelle richieste di finanziamento di infrastrutture di mobilità, a partire dal secondo avviso del Mit, entro la scadenza di giugno 2020. E ancora la sistemazione a tre corsie, nonché adeguamento dell’illuminazione della circonvallazione, la realizzazione di sovrapassi provvisori ed eliminazione dei semafori di piazzale Giotto e via Perpignano sulla circonvallazione; progettazione di un nuovo sovrapasso all’altezza di piazzale Giotto. Per il lungo periodo, tra gli altri interventi, la progettazione dell’interramento del tratto centrale della circonvallazione Calatafimi Einstein e l’inserimento in Prg e progettazione di fattibilità di una vera tangenziale «a nostro avviso arteria indispensabile a ricucire l’area metropolitana».

Tirando le somme quindi, per gli esperti, oltre che una programmazione più equilibrata degli interventi infrastrutturali, «è imprescindibile la creazione di un sistema di gestione complessivo del sistema, che vada dalle piste ciclabili al trasporto ferroviario. Occorre agire su tutti i modi del Tpl garantendo l’efficienza, la regolarità e l’attrattività per l’utenza che soltanto il perfetto coordinamento su larga scala può garantire».


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