Palermo, la parola d’ordine è ripartire Pergolizzi: «Ko col Savoia va letto bene»

Esperienze nuove per il Palermo: la prima sconfitta stagionale e, contestualmente, anche l’impatto di questo passo falso sulla squadra dopo dieci vittorie consecutive. Come reagiranno i rosanero in seguito al ko casalingo con il Savoia? «Dobbiamo trarre insegnamento da questa sconfitta – ha sottolineato il tecnico Pergolizzi nel corso della conferenza stampa odierna al Pasqualino Stadium di Carini – e dovremo essere bravi a leggerla bene cercando le motivazioni giuste per ripartire. Un incidente di percorso non deve mettere in discussione le certezze che avevamo acquisito durante la serie di vittorie che nessuno ci ha regalato e che abbiamo ottenuto con sudore, sacrificio e tanto lavoro. Sappiamo, e lo ripeto dal 12 agosto, che il percorso sarà difficile e che potranno esserci delle circostanze complicate ma il campionato noi dobbiamo vincerlo usando prima di tutto la testa». 

L’allenatore palermitano sa cosa è mancato domenica in occasione della sfida disputata al Barbera: «Attaccare sempre ed essere disposti a proporci in maniera costante è un fattore positivo ma a volte bisognerebbe anche capire meglio i momenti e ragionare di più. Contro il Savoia avremmo dovuto leggere con maggiore lucidità determinate situazioni e magari avremmo capito che, quando non si riesce a vincere, anche un pareggio può andare bene». Inevitabile, a proposito del passo falso con i campani, tornare sull’espulsione evitabile rimediata da Ficarrotta: «Le tre giornate di squalifica erano prevedibili. Il ragazzo, che conosce il pensiero mio e della società, si è scusato e sono sicuro che lo farà anche facendo parlare il campo e cioè lavorando bene durante queste settimane per farsi ritrovare pronto nel momento in cui verrà chiamato nuovamente in causa. Ho detto ai ragazzi palermitani che devono essere bravi loro a trovare gli stimoli necessari per fare un salto di qualità e non rimanere fermi sempre nello stesso punto».

Pergolizzi, che ha diversi dubbi in merito alla formazione («Deciderò domenica intorno alle 11,30-12, voglio sbagliare il meno possibile»), è concentrato sul match in programma tra due giorni sul campo della Palmese ultima in classifica: «E’ una squadra allenata da un ottimo tecnico (Venuto, ndr) che ha lavorato in passato nelle giovanili della Reggina e che adotta il 3-5-2. Sarà una partita nella quale mi auguro che possa fare la differenza la consapevolezza della nostra forza con tutto il rispetto per una Palmese che farà certamente la sua partita e che darà l’anima così come hanno fatto gli avversari che finora ci hanno affrontato. Potranno esserci degli accorgimenti anche a partita in corso – ha aggiunto – per quanto concerne le dimensioni ridotte del campo, non sarà un aspetto che condizionerà le mie scelte anche se nell’analisi e nella preparazione di una gara è giusto valutare tutti i dettagli. Doda in Nazionale? Da un lato è una soddisfazione incredibile per la società, dall’altro la sua mancanza mi costringerà a fare dei cambi tenendo sempre presente che bisogna rispettare la regola dei quattro Under. A volte la gente non capisce alcune decisioni che sono prese, appunto, per rispettare questa regola come ad esempio l’ingresso in campo di Fallani domenica al posto di Pelagotti. Magari sono sbagliate le regole e non le scelte».


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