Vibonese-Catania 5-0, chi sale e chi scende Furlan l’unico che si salva, squadra assente

Vibonese-Catania 5-0. Basta la visione di questo risultato per comprendere lo sfacelo di una squadra che, oggi più che mai, ha dimostrato di essere inadatta a competere per le posizioni di vertice del Girone C di Serie C. Lodi e compagni non sono praticamente scesi in campo, subendo l’1-0 al primo affondo e non essendo mai in grado di impensierire l’estremo difensore avversario. Nello sprofondo generale l’unico ad arpionare la sufficienza è Jacopo Furlan, costretto a volare da un palo all’altro per tutta la partita. 0 in pagella per tutti gli altri.

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Jacopo Furlan – Il portiere titolare del Catania ottiene la palma di migliore in campo nel giorno peggiore per la sua squadra. L’ex estremo difensore di Catanzaro e Trapani risulta decisivo nel primo tempo in almeno tre occasioni, superandosi a più riprese su Bernadotto, Berardi e Bubas. Nella ripresa la musica non cambia, anzi peggiora: gli avversari spuntano da tutte le parti, lui cerca di opporsi come può, sventando ancora le conclusioni di Bernadotto e Berardi: può nulla però in occasione delle reti avversarie. L’augurio della redazione di MeridioNews è che il portiere non debba più aggiudicarsi il top di giornata in condizioni simili. 

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Matteo Di Piazza – Il numero 9 del Catania si rende protagonista di una gara insufficiente. A differenza dei compagni, però, prova almeno nel corso del primo tempo a combinare qualcosa, impegnando il portiere avversario con una bella conclusione al volo. Corre, si sbraccia e si danna l’anima, non trovando però mai il sostegno dei compagni di reparto. Nel secondo tempo, poi, la punta di Partinico naufraga con i compagni. 

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Marco Biagianti e Rosario Bucolo – Questa scelta è una semplice provocazione. I due calciatori entrano nel corso del secondo tempo, a gara ormai compromessa. La loro epurazione (assieme a Marchese) di un mese fa ha ulteriormente contribuito a creare confusione in una squadra che è andata sempre a peggiorare, partita dopo partita. Il problema, evidentemente, non erano loro: chi gestisce le sorti di questa squadra dovrebbe invece interrogarsi sulle modalità con cui vengono gestiti i momenti di difficoltà. 

Flop

Francesco Lodi – Il Capitano del Catania è l’emblema vivente del fallimento della squadra a livello tattico e tecnico. Mister Camplone aveva difeso in conferenza stampa il suo numero 10, affermando come siano gli altri a dover correre, supportando la sua visione di gioco. Oggi, però, l’architetto dei rossazzurri è stato totalmente assente, non riuscendo mai a collegare i reparti e, soprattutto, perdendo spesso palloni pericolosissimi. Mai un apertura, mai un calcio da fermo pericoloso. Questo Lodi è soltanto una palla al piede.

Flop

Giovanni Pinto – Il terzino sinistro del Catania, probabilmente, avrebbe bisogno di una seduta di psicanalisi. Dopo le prime due positive uscite, infatti, l’ex calciatore del Parma è naufragato nelle sue paure, non riuscendo più a rendersi pericoloso nelle sue fughe in avanti e mostrando spesso imbarazzanti lacune a livello difensivo. Nel mercato di gennaio sarà necessario correre ai ripari e rinforzare quel lato della difesa, nel caso in cui l’obiettivo sia ancora quello di lottare per i quartieri alti. 

Flop

Tommaso Silvestri e Mario Noce – Voto pessimo per la coppia di centrali difensivi del Catania. Il primo gol è colpa loro: Silvestri dà a Noce una palla sciagurata, col compagno di reparto che però dorme e si fa soffiare la palla da Bubas, bravo poi a lanciare Bernadotto per il provvisorio 1-0. Il numero 5 etneo non riesce ad imporsi come guida della retroguardia, non aiutato dal giovane compagno di reparto che, ancora una volta, dimostra di non essere ancora all’altezza della terza serie professionistica italiana. Un disastro totale, riassunto anche dal quinto e ultimo gol, quando Allegretti si trova solo e libero di battere Furlan. 


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