Parco Libero Grassi, il Comune striglia la Regione «Attesa convenzione», Pierobon: «Nessun ritardo»

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Auspichiamo che al più presto il dipartimento regionale per l’acqua e i rifiuti ci trasmetta la bozza di Convenzione da sottoscrivere, passaggio senza il quale non si può andare avanti nell’importante percorso per il recupero e la fruibilità del Parco Libero Grassi». Botta e risposta tra Comune e Regione sulla situazione di stallo che interessa il progetto di rilancio del grande parco cittadino di Palermo, fermo da otto mesi a Sala delle Lapidi. Approvato a novembre dello scorso anno dalla giunta comunale e finanziato a febbraio dalla Regione, per il recupero dell’area di circa 11 ettari che si trova lungo la costa sud della città, l’iter  è tuttavia ancora bloccato in attesa dell’ok da parte dell’assessorato all’Ambiente.

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Il Comune è pronto alla sottoscrizione della Convenzione – prosegue l’assessore Giusto Catania che striglia gli uffici regionali – ma la stesura del documento è compito del dipartimento regionale che, ci risulta, in atto è privo di un dirigente. Soltanto dopo la stipula della convenzione, la Regione potrà emettere il decreto di finanziamento e si potrà quindi dare avvio alla progettazione e realizzazione dei lavori». La replica, però, non si è fatta attendere ed è arrivata a stretto giro di posta.

«La Regione ha già finanziato a Palermo 
11 milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza e il ripristino ambientale dell’ex discarica di Acqua dei corsari, dove è prevista la realizzazione del Parco urbano intitolato a Libero Grassi – ha replicato piccato con una nota l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon – Si tratta di un’area di circa 11 ettari che verrà recuperata e messa in sicurezza anche attraverso la piantumazione e la realizzazione di barriere protettive». 

Il decreto di finanziamento è però subordinato alla sottoscrizione di una convenzione che sarà firmata dall’Ufficio competente per le operazioni. «Gli uffici mi assicurano che non c’è alcun grave ritardo – sottolinea l’assessore – anche perché nel frattempo il Comune deve preparare il
progetto di bonifica esecutivo che deve andare in conferenza di servizi. Ho sentito il dirigente generale del dipartimento Acque e rifiuti, Salvo Cocina, e mi ha assicurato che l’iter va avanti». 

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Terza commissione del consiglio comunale Paolo Caracausi (Idv). «Comune di Palermo e Regione da anni promettono il recupero del parco Libero Grassi e della costa sud della città,
ma a parte qualche intervento di pulizia non si è visto granché. Il parco, il fiume Oreto e l’eliminazione degli scarichi fognari abusivi devono essere una priorità per le istituzioni, se vogliamo che questo tratto di litorale torni al suo antico splendore e che si recuperi il rapporto con il mare».

Per Caracausi il recupero del parco Libero Grassi è «essenziale per riqualificare e rilanciare la costa sud di Palermo: da troppi anni i residenti della Bandita, di Acqua dei Corsari e Romagnolo aspettano di vedere rifiorire un litorale che negli anni ‘60 era il fiore all’occhiello della nostra città e che grazie al connubio mafia-politica è diventato una discarica a cielo aperto, distruggendo la flora e la fauna marina – conclude – Il consiglio comunale deve essere pronto ad approvare il Pudm che, mi auguro, l’assessore Catania porterà presto in Aula».


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