Rotoli, pronto il bando per il nuovo forno crematorio «Nel 2019 è ancora tutto sulla carta, tutto troppo lento»

Ci sono voluti quasi quattro anni, ma alla fine il bando per realizzare il nuovo forno crematorio all’interno del cimitero dei Rotoli a Vergine Maria è pronto. Era infatti il 30 dicembre del 2015 quando il Comune approvava il progetto preliminare del nuovo impianto, pensato sin da subito come supporto all’unico forno presente in città, quello attuale, notoriamente obsoleto e inadatto alla questa funzione (nasce infatti come inceneritore di rifiuti), e ultimamente stressato da un numero di richieste di cremazioni che è recentemente lievitato. Soprattutto per la mai sopita emergenza che riguarda la mancanza di fosse. Circostanza che sta adesso spingendo sempre più famiglie a prendere in considerazione l’opzione della cremazione per i propri defunti, per scongiurare mesi di attesa nei depositi dei cimiteri. Il nuovo impianto, che costerà due milioni e 750mila euro, potrebbe quindi risolvere non pochi problemi. Il bando di gara intanto spazza via anche le preoccupazioni recenti per la comparsa-scomparsa del progetto nel piano annuale.

«C’è stata la possibilità, per una finestra temporale molto breve, di realizzare questo tipo di opera come appalto integrato. Ma ci sarebbe voluto un tempo non indifferente per preparare lo studio di fattibilità e tutto il resto, non ci saremmo rientrati con i tempi – spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana Emilio Arcuri -. Per cui, chiusa quella finestra, siamo rientrati nell’ordinario dell’opera pubblica. Ecco perché il progetto è, per così dire, comparso e poi scomparso, adesso stiamo facendo l’appalto per la progettazione», conferma infine. Appalto di affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, per assegnare la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza in fase preliminare di progettazione, e per l’effettiva realizzazione del nuovo impianto. L’affidamento avverrà mediante procedura aperta e con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Il nuovo forno verrà costruito nell’area adiacente al tempio crematorio già esistente, di cui costituirà il sostanziale ampliamento. Il tempo stimato è di 190 giorni, da ripartire in 90 per la progettazione definitiva dalla sottoscrizione della stipulazione del contratto, una volta approvato il progetto se ne contano invece 60 per preparare quello esecutivo e per redigere il piano di sicurezza e di coordinamento. A collaudo avvenuto, poi, sono circa venti i giorni previsti per le pratiche catastali e altrettanti per le pratiche di presentazione dei documenti necessari. Anche se «la durata effettiva dell’appalto sarà determinata sulla base dei tempi indicati dall’aggiudicatario in sede di offerta», recita il bando. Che è un po’ come lasciare carta bianca a chi, alla fine, vincerà la gara e dovrà realizzazione l’impianto. Una formula che smorza un po’ l’entusiasmo, se considerati anche gli anni che già ci sono voluti solo per arrivare alla direttiva che autorizzava il progetto e poi, da quella, per preparare il bando per l’appalto.

«Di fronte ad un’emergenza che dura ormai da almeno 10 anni un’amministrazione meno distratta e superficiale avrebbe fatto il possibile per assicurare alla città in tempi brevi un nuovo cimitero e un nuovo forno – commenta, non a caso, il consigliere comunale Cinque Stelle Antonino Randazzo -. Nel 2019 è ancora tutto sulla carta e ci sono salme che attendono da ottobre 2018 e depositi stracolmi. Un disagio intollerabile che si unisce al dolore per la perdita dei propri cari». Ma è di pochi giorni fa l’incontro fra l’assessore Arcuri e la quarta commissione consiliare, in cui si è parlato non solo del nuovo forno dei Rotoli ma anche della realizzazione del nuovo cimitero cittadino, che dovrebbe sorgere a Ciaculli, un progetto da 41milioni fermo, anche questo, da anni. Ma all’amministrazione occorrerà darsi una mossa, visto che adesso è sfumata anche la possibilità di fare ospitare le salme di altri defunti nelle cappelle gentilizie o nei loculi liberi di altre tombe, soluzione con cui il Comune aveva obbligato i cittadini a fare la propria parte. Ma il Tar ha dato ragione a questi ultimi e adesso oltre cinquanta bare ospiti dovranno essere spostate e interrate. Aggiungendosi a quelle in stanby nel deposito del camposanto di Vergine Maria.

Ed è dal Comune, infatti, che arriva anche l’ultimatum ai privati per presentare entro un mese i progetti per il nuovo camposanto. «Non ci sono più posti liberi nei cimiteri di Palermo- sottolinea pubblicamente, infatti, anche il capogruppo di Palermo 2022 Tony Sala -, come purtroppo sa bene chi in questi ultimi anni ha subito un lutto in famiglia. Una situazione insostenibile, per la quale il Comune sta studiando alcune possibili soluzioni: 800 loculi in più ai Rotoli, altri 800 ai Cappuccini ma soprattutto due progetti per l’ampliamento di Santa Maria di Gesù e il nuovo impianto di Ciaculli, che potrebbero rappresentare una concreta svolta. Il Comune ha perso fin troppo tempo. Speriamo non si debba ricominciare da capo».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]