La giunta ha varato il documento contabile per il periodo 2016/2018. Dal governo nazionale meno undici per cento delle risorse, riduzione di tre punti percentuali da Palazzo d'Orleans. Orlando e Abbonato: «L'amministrazione garantisce servizi nonostante la situazione di deteriomanento che vivono gli enti locali»
Comune, la giunta approva bilancio di previsione «Tagli da Roma e Regione, ma i conti tengono»
La giunta comunale ha approvato il 20 giugno lo schema del bilancio di previsione 2016/2018 del Comune di Palermo. Si conferma la sofferenza dell’ente locale per i tagli statali (meno undici per cento) e regionali (meno tre per cento), che hanno costretto l’amministrazione a intervenire sul fronte del contenimento della spesa, dalla quale, comunque è possibile trarre conclusioni positive. «Le politiche statali di contenimento del debito – si legge nella relazione – hanno avuto un notevole impatto sulla composizione delle entrate correnti del Comune. Si è assistito, infatti, ad una netta riduzione dei trasferimenti».
Tagli alle spese, dunque, che tra corrente (875 milioni) ed investimenti (440 milioni), a lordo delle reimputazioni da armonizzazione, ammonta a un miliardo e 315 miloni di euro: riduzione netta per le spese di funzionamento, ridotte del 20,2 per cento rispetto allo scorso anno (da 30,7 milioni a 24,5 per l’esercizio finanziario corrente). Un trend costante che, secondo il documento contabile stilato dall’esecutivo cittadino, viene confermato nell’arco del triennio preso in considerazione (-39,2 per cento). Secondo le valutazioni dell’amministrazione di Palazzo delle Aquile, il tasso d’incidenza della spesa del personale su quella corrente, pari al 30,21 per cento, è in costante calo, tanto da potersi ritenere ormai un andamento fisiologico: meno 32,93 per cento nel 2015 e meno 33,35 per cento nel 2014. Rilevante la riduzione della spesa per utenze passate da 20,5 milioni nel 2015 a 13,6 milioni nel 2016 (-34,07%).
Nonostante i pesanti tagli ai trasferimenti statali e regionali, l’amministrazione ha ritenuto prioritario sostenere con fondi propri i settori relativi ai servizi alla persona, in particolare Pubblica Istruzione, Servizi Sociali e Cultura, il cui budget registra una significativa crescita. Sono stati, infatti, destinati nel bilancio 2016 a questi settori, rispettivamente, 30,3 milioni di euro (nel 2015, 27,1 milioni), 91,2 milioni di euro (52,1 nell’anno precedenti) e 11,5 milioni (rispetto ai precedenti10,4 mln). Anche le risorse destinate ai servizi resi dalle società partecipate del Comune di Palermo sono state confermate, pur nell’ambito di un’organica rivisitazione, con lo stanziamento nell’esercizio 2016 di 270,8 milioni di euro, che permetterà di consolidare i ritrovati equilibri economico-finanziari del comparto.
Per quanto riguaqrda gli investimenti, anche al netto delle reimputazioni, si evidenzia la crescita da 62,6 milioni di euro del 2015 a 68,5 milioni nel 2016. Tra le principali opere finanziate nell’elenco annuale si segnalano: la razionalizzazione delle fognature nella zona compresa tra via Castellana e il canale Passo di Rigano con eliminazione dei relativi scarichi fognari nel canale, per circa nove milioni trecentocinquantamila euro; gl interventi nel quartiere Zen-San Filippo Neri e la realizzazione di servizi per il recupero del baglio Mercadante, per poco più di otto milioni e ottocentotrentamila euro.
Per il restauro del palazzo di città, vengono previsti interventi di manutenzione straordinaria, riorganizzazazione degli ambienti ed adeguamento alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sugli impianti tecnologici per 8,15 milioni di euro. L’eliminazione degli scarichi fognari nel canale Boccadifalco mediante il loro convogliamento nella rete di valle, prevede, invece, investimenti per sei milioni e mezzo di euro. La rete fognaria a sistema separato di via Messina Marine prevede, invece, investimenti per cierca 6,1 milioni di euro. Gli Interventi urgenti per la messa in sicurezza ed il miglioramento statico del complesso monumentale allo Spasimo vedono un investimento di 2,7 milioni di euro
Sul fronte dell’indebitamento si conferma, in termini di capitale mutuato, la sua costante riduzione (pur tenendo conto dei nuovi mutui da assumere per dieci milioni di euro). Con una indice dell’1,37 per cento (rispetto al limite massimo consentito del dieci per cento), mentre Palermo rimane ancora oggi una delle poche amministrazioni che non ha dovuto mai fare ricorso all’anticipazione di tesoreria.
Dal Comune, il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato, esprimono soddisfazione per un bilancio che «pur in un quadro nazionale e regionale finanziariamente e normativamente in progressivo deterioramento per gli enti locali (come ha di recente evidenziato anche la Sezione di controllo per la Sicilia della Corte dei Conti nella sua indagine sulla finanza locale) conferma la tenuta dei conti comunali e con essa la garanzia di adeguati livelli di servizi pubblici. Solo questo ritrovato equilibrio, – concludono – consolidato anche nei bilanci delle aziende partecipate, poteva consentire il significativo rilancio degli investimenti pubblici e la riduzione della pressione tributaria che anche nel 2016 risultano confermati».