Pietro Grasso incontra studenti dei licei «Costituzione patrimonio irrinunciabile»

A lezione di Costituzione con il presidente del Senato, Pietro Grasso, ma in cattedra salgono anche gli studenti dei licei di Palermo. Per oltre tre ore, sullo schermo del cinema De Seta ai Cantieri culturali della Zisa, si sono alternati i video realizzati dai ragazzi delle quarte e quinte classi dei licei del capoluogo siciliano che hanno suscitato anche il plauso della seconda carica dello Stato. In una giornata, quella di oggi, pensata per celebrare i valori fondanti della Carta costituzionale italiana ma anche per sciogliere alcuni interrogativi, in considerazione delle recenti riforme che hanno interessato il testo e del referendum confermativo che si terrà ad ottobre. Per questo all’iniziativa Costituzione, cittadini partecipi, promossa dal Comitato Partecipalermo, guidato da Francesco Bertolino, in collaborazione con il Dipartimento di Diritto Pubblico dell’Università di Palermo e l’Anfe, hanno presto parte oltre 400 studenti dei licei di Palermo (Cannizzaro, Don Bosco, Umberto PrimoAlbert Einstein, Meli, Vittorio Emanuele II e Catalano).

«Mi rivolgo ai ragazzi e alle ragazze che hanno fatto questi splendidi lavori – ha esordito Grasso – quando mi hanno parlato di questo progetto io ne ero già entusiasta. Mi sono goduto tutti filmati realizzati con ironia, con spirito, e con pieno approfondimento dei temi e problemi». Poi, il presidente del Senato ha ribadito l’importanza dei primi dodici articoli della Costituzione: «Sono valori immutabili – ha ribadito – un patrimonio irrinunciabile della nostra democrazia. Nessun Governo o Parlamento potrà mai cambiarli». Grazie alle loro opere, risultato di dibattiti e confronti con gli insegnanti, i ragazzi hanno offerto una rilettura dei primi articoli della Costituzione,  alla luce delle emergenze che più hanno riempito le pagine di cronaca in questi giorni: dal tema dei migranti a quello dell’integrazione tra diverse culture e religioni, dai compiti della pubblica amministrazione al contrasto alle mafie, persino con una dedica a tutte le vittime di Cosa nostra

Tra ironia e riflessione, i video dei ragazzi hanno sollevato anche alcuni interrogativi, a quali il presidente del Senato ha cercato di rispondere, rivolgendo loro un monito: «In un sistema democratico non devono esistere scorciatoie, la deviazione da questa regola fondamentale rappresenta un torto, a volte anche un reato. Tenetelo a mente quando vi troverete di fronte a un bivio: da una parte il favore, la sopraffazione, il sopruso, dall’altra la fierezza di un comportamento etico responsabile. Non vale la pena rinunciare a questo per quello che Borsellino definiva ‘il puzzo del compromesso morale’». E poi, riferendosi ancora ai primi dodici articoli della Costituzione, ha aggiunto: «La loro bellezza risiede nella capacità di ispirare il giusto comportamento interiore che dà corpo alle istituzioni. I diritti fondamentali non cadono dal cielo – ha concluso – ma vanno ribaditi ogni volta che sono minacciati dalla contingenza della storia». Al termine dell’incontro, Grasso ha donato 400 copie della Costituzione ai ragazzi.

«Si conclude oggi il nostro progetto Costituzione, cittadini partecipi, nel migliore dei modi con la presenza del presidente Grasso – ha detto Bertolino -. Il Comitato Partecipalermo ha fortemente voluto questo progetto coinvolgendo gli  istituti scolastici, dando un contributo a diffondere i valori e i principi della nostra carta costituzionale. Davvero emozionante e partecipato questo percorso e siamo felici di aver testimoniato quello che Nino Caponnetto ci ha più volte detto: impegnarsi in prima persona, mettersi a disposizione della comunità con le proprie competenze».

«Credo che sia questo il senso dell’iniziativa  – ha affermato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – ricordare l’importanza della Costituzione, e della scuola che esce dall’isolamento e si fa sistema. E Partecipalermo oggi conferma il suo impegno nell’affrontare in maniera seria e leggera allo stesso tempo temi fondamentali come la Costituzione. Il primo bene culturale è la persona umana».


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