Verso il referendum, la presenza capillare dei NoTriv Il padre dei quesiti: «Gli italiani andranno a votare»

Trivelle sì, trivelle no. Non è dato ancora sapere l’epilogo della disputa, ma allo stato attuale si può ragionare su alcuni dati: l’organizzazione ormai capillare dei No Triv e l’imminenza del referendum fissato il 17 aprile e confermato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sul primo versante, gli attivisti sono presenti praticamente ovunque: dalle Egadi, dove sono in fase di elaborazione alcune istanze di ricerca, a Pantelleria, dove i permessi di ricerca sono nove; da Licata, che rischia di veder sorgere davanti alla sua costa l’offshore Ibleo, a Ragusa che, come Gela, ha alcuni pozzi sulla terraferma e una piattaforma al largo, alla quale se ne potrebbe aggiungere una seconda; da Noto, Bronte e Mazara del Vallo, territori interessati dalle concessioni di coltivazione, alle località di Castronovo, Fiume Tellaro, Friddani, Montemaggiore Belsito, Passo di Piazza, Paternò e Scicli, dove sono attivi altrettanti permessi di ricerca. 

Sul fronte referendario, resta un solo quesito dopo che le modifiche del governo allo Sblocca Italia attraverso la legge di stabilità, che hanno recepito parte delle richieste iniziali. Assodato il divieto di attività petrolifere in mare entro le dodici miglia, si voterà sulla durata delle autorizzazioni già rilasciate. Al momento è previsto che i permessi e le concessioni già rilasciati abbiano la «durata della vita utile del giacimento». Adesso, però, con il parere positivo della Consulta, i cittadini potranno votare per abolire la norma. Secondo il costituzionalista Enzo Di Salvatore, padre dei quesiti e referente ufficiale delle Regioni, «votare anche su un solo quesito è importante perché la consultazione, in questo modo, diventa un referendum di indirizzo, attraverso il quale avviare il dibattito su temi molto sensibili: l’ambiente, ma soprattutto il futuro energetico del Paese». 

Perché i siciliani dovrebbero recarsi alle urne? «Perché al centro dell’unico quesito rimasto c’è il mare, ossia un organo vitale per l’isola, e anche perché il referendum avrebbe il doppio effetto di incidere, in relazione alle trivellazioni entro le 12 miglia, sia sulla durata delle concessioni già rilasciate che sui permessi che stanno a monte delle stesse concessioni». E conclude: «Sono fiducioso: gli italiani andranno a votare perché, come il nucleare e l’acqua pubblica, anche questo è un tema di forte presa popolare».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il presidente della Repubblica ha confermato la data del 17 aprile scelta dal governo Renzi. Si voterà sulla durata delle concessioni. Secondo il costituzionalista Enzo Di Salvatore «la consultazione è importante per avviare il dibattito sul futuro energetico del Paese». Guarda la mappa

Il 2026 sarà un anno luminoso: acceso e riscaldato dai segni di fuoco – Ariete, Leone e Sagittario – con un oroscopo che brilla come non mai. Tutti ben piazzati nella classifica zodiacale del nuovo anno, due di loro sono tra i protagonisti. Si tratta dell’Ariete, che vivrà dodici mesi scoppiettanti, e del Leone, con […]

Il 2025 si sta avviando alla conclusione vedendovi protagonisti dello zodiaco. Voi Sagittario ospitate tanti pianeti transitanti, che arricchiscono la vostra vita e la conducono con forza verso un 2026 che l’oroscopo descrive pieno di grandi novità. Di sorprese e trasformazioni, ma anche di morbidezza e ottimismo. Come, stagione per stagione, nell’approfondimento della nostra rubrica […]

Il 2026 è l’anno del Leone e l’oroscopo vi dice: gioite, voi che siete nati sotto questo segno zodiacale! Il grande Giove, da metà anno, entrerà nei vostri gradi dopo 12 anni, regalandovi un periodo felice e una grande riuscita. Che vi ridarà vigore e slancio e vi aiuterà a sintetizzare problemi pratici, legali o […]

Abbiamo già parlato di bollette. E di come, da costo pressante per le imprese, possa essere affrontato con una strategia. Purché efficace. Con strumenti come il bando Sicilia efficiente (trovi i consigli qui), per ridurre in maniera strutturale il costo dell’energia e finanziare l’investimento con un contributo a fondo perduto significativo. Ma c’è un aspetto […]