Passato in vantaggio ma scavalcato in due minuti, gli etnei ribaltano il risultato contro i campani all’esordio interno. La terza vittoria consecutiva permette ai rossazzurri di annullare la penalità inflitta dalla giustizia sportiva per lo scandalo combine. Gli undicimila tifosi festeggiano coi giocatori sulle note del film Il gladiatore
Calcio Catania, Ischia battuto in rimonta 4-2 Penalizzazione azzerata, festa al Massimino
Da meno nove a zero in otto giorni. Il Catania cancella i punti di penalità, inflitti dalla giustizia sportiva per lo scandalo combine, grazie alla terza vittoria consecutiva. La seconda conquistata in rimonta. Ma stavolta a decidere non sono le reti di Scarsella. I rossazzurri ne fanno quattro all’Ischia. In classifica restano ultimi, ma al Massimino è festa. Gli undicimila spettatori presenti acclamano la squadra a fine partita.
L’obiettivo che a inizio campionato avevano fissato dirigenti, allenatore e giocatori del Calcio Catania era raggiungere quota zero nel minore tempo possibile. Partendo dalla Lega Pro e da meno nove punti in classifica. La punizione decisa dalla giustizia sportiva per le cinque partite dello scorso torneo di serie B che l’ex presidente Antonino Pulvirenti – ancora proprietario del club, e contestato dalla curva Nord durante la gara – ha ammesso di avere tentato di combinare. Vinte le prime due gare di campionato, in trasferta contro Matera e Monopoli, i rossazzurri hanno la possibilità di realizzare il loro progetto in soli otto giorni. E festeggiarlo al Massimino, dove ad attenderli c’è l’Ischia – a punteggio pieno in classifica – ma pure undicimila tifosi catanesi. Per il Catania di Pancaro è un nuovo esordio in casa. Un solo giocatore tra gli undici titolari – il capitano 20enne Tino Parisi – lo era pure nella prima gara giocata tra le mura amiche, in Coppa Italia contro la Spal.
Le squadre entrano in campo sulle note che scandiscono – nel film Il gladiatore – la carica della cavalleria romana. Sarà un inizio primo tempo battagliero. Quattro reti in nove minuti. Tra l’ottavo e 17esimo. Inizia il Catania. Calderini – servito bene al limite destro dell’area piccola – scarta un difensore, spiazza il portiere con una finta e di esterno fa gol. Il boato di festeggiamento del Massimino non si è neanche esaurito quando l’Ischia trova il pareggio. Da una rimessa laterale il pallone arriva a Izzillo. La sua conclusione somiglia a una punizione dal limite dell’area, rasoterra e troppo angolata per Liverani. Gli ospiti passano in vantaggio su rigore – causato dal contatto tra il portiere rossazzurro e l’attaccante Kanouté -, che Mancino batte a cucchiaio. La squadra campana festeggia mimando un trenino.
I fischi del pubblico piovono sui giocatori avversari. Ma hanno effetto sugli undici di Pancaro, che pareggiano su calcio di punizione. Il tiro di Russotto – da ventisei metri di distanza – scavalca la barriera e si infila vicino al palo destro. Nove minuti dopo è Scarsella – su cross di Parisi, proveniente dalla destra – a sfiorare il vantaggio. Ma il suo colpo di testa da posizione ravvicinata sbatte sulla traversa. Quando il risultato della gara pare essersi stabilizzato sul 2-2, il Catania torna in vantaggio. Mancano tre minuti all’intervallo e a valere il gol è di nuovo un calcio di punizione – dalla zona centrale del limite dell’area – tirato da Russotto. La conclusione viene respinta dal portiere e ribattuta in rete con un tuffo di testa di Pelagatti. Che va a festeggiare sotto la curva nord, come accaduto nelle due precedenti reti.
La seconda metà di gara è in gran parte d’attesa. Il risultato resta in bilico anche se accade poco sull’uno e sull’altro fronte. Giusto due conclusioni che impegnano una volta Liverani e un’altra il collega Mirarco. Ma allo scadere il Catania mette al sicuro il risultato. A realizzare il gol sono due calciatori che Pancaro manda in campo dalla panchina. A due minuti dalla fine Di Grazia – subentrato a Falcone – scatta sulla destra supera in corsa un avversario e mette il pallone in orizzontale al centro dell’area. A spingerlo dentro la rete – in scivolata, per anticipare il suo marcatore – è attaccante Calil, che aveva sostituito Russotto, l’autore del pareggio. Dopo le tre reti segnate tutt’e tre da Scarsella – nelle prime due partite – il Catania ne segna quattro con altrettanti calciatori diversi. Finita la gara riattacca la musica de Il gladiatore. Note di vittoria che accompagnano i tifosi a dare e raccogliere il saluto di tutti e quattro i settori dello stadio.