Messina e Zoppi sono indagati per pubblicazione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico. Messina risponde pure di calunnia, in quanto sarebbe stato smentito da una sua presunta fonte, chiamata in causa dal cronista
La presunta intercettazione Tutino-Crocetta I giornalisti saranno ascoltati in procura
I giornalisti Piero Messina e Maurizio Zoppi saranno sentiti giovedì prossimo dai magistrati della Procura di Palermo in merito all’indagine avviata dopo la pubblicazione sull’Espresso della presunta intercettazione riguardante un colloquio tra il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e il suo medico personale Matteo Tutino, attualmente agli arresti domiciliari per falso, truffa e peculato. Il medico, secondo quanto ricostruito dai due collaboratori del settimanale, avrebbe detto a Crocetta che Lucia Borsellino andava fatta fuori come il padre. L’esistenza dell’intercettazione è stata smentita da più procure, e dubbi in merito erano stati avanzati a MeridioNews da Daniele Livreri, legale di Tutino, prima ancora che la Procura smentisse.
Un’indagine quella della procura, ben più ampia e coinvolge altri personaggi, alcuni dei quali già ascoltati dai pm.
Messina e Zoppi sono indagati per pubblicazione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico. Messina risponde pure di calunnia, in quanto sarebbe stato smentito da una sua presunta fonte, chiamata in causa dal cronista. Gli indagati sono assistiti dall’avvocato Fabio Bognanni e avevano dato la loro disponibilità ad essere sentiti dalla Procura.