«Bona, sperta ma anche brava… non ha marito e non ha figli». I requisiti per Totò Cuffaro c’erano tutti. Oggetto della discussione una ragazza, originaria di Licata, finita secondo le ipotesi della procura di Palermo nell’elenco dei raccomandati dell’ex presidente della Regione, già condannato per favoreggiamento a Cosa nostra. Il dialogo, nello specifico, risale al […]
Cuffaro e la visita della ragazza raccomandata al concorso. Sui social di lei: «Votate chi trovate sempre»
«Bona, sperta ma anche brava… non ha marito e non ha figli». I requisiti per Totò Cuffaro c’erano tutti. Oggetto della discussione una ragazza, originaria di Licata, finita secondo le ipotesi della procura di Palermo nell’elenco dei raccomandati dell’ex presidente della Regione, già condannato per favoreggiamento a Cosa nostra. Il dialogo, nello specifico, risale al 29 maggio del 2024 e Cuffaro chiacchierava con il manager della Sanità Roberto Colletti. Entrambi adesso sono tra i 18 indagati su cui presto si pronuncerà la giudice per le indagini preliminari per decidere se accettare o meno la richiesta della procura degli arresti domiciliari. Secondo i magistrati, Cuffaro avrebbe aiutato Colletti a garantirsi la nomina, in cambio di un concorso pilotato per la stabilizzazione di 15 posti a tempo indeterminato per operatore socio sanitario.
La «minchiata» di Cuffaro
Ed è proprio rispetto al presunto concorso truccato che Cuffaro avrebbe parlato di avere fatto «una minchiata». L’affermazione risalirebbe al pomeriggio del 5 novembre scorso. Siamo all’indomani della notizia sui nuovi guai giudiziari di Cuffaro e a casa del leader democristiano suonano i carabinieri. Sono lì per consegnargli il verbale di sequestro dei documenti presi il giorno prima, durante la perquisizione. Ed è in quel frangente che Cuffaro, davanti ai carabinieri, avrebbe reso alcune dichiarazioni. Parole poi disconosciute dai suoi legali durante l’interrogatorio in tribunale del 14 novembre.
Le domande del concorso ricevute a casa di Cuffaro?
In questa storia c’è una data che gli investigatori sottolineano con la penna rossa. È quella dell’8 giugno 2024. I militari notano un suv davanti il cancello del complesso dove abita Cuffaro, a Palermo. Una giovane donna bionda scende dall’auto, suona il citofono ed entra nel cortile. Poco dopo le cimici del Reparto operativo speciale dei carabinieri intercettano un dialogo tra la ragazza, l’ex governatore e Antonio Abbonato, ex consigliere di circoscrizione. «Queste quattro qua sono», dice Abbonato. Poco dopo è lo stesso Cuffaro a spiegare alla ragazza come si svolgerà la prova d’esame: «Fanno tre buste che sorteggerete e nelle buste ci sono tre argomenti…e qua ci sono gli argomenti…questi qua. Quattro fesserie sono».
L’ex governatore però spiega comunque alla giovane di studiare «tutti gli argomenti». Il dialogo prosegue e Cuffaro, secondo la ricostruzione dei pm, spiega anche chi gli avrebbe fornito qualcosa. Il riferimento, pronunciato a quanto pare a voce basse, è quello del medico Antonio Iacono, direttore del Trauma center di Villa Sofia e presidente della commissione di gara per il concorso finito sotto la lente d’ingrandimento. «Le riunioni le hanno fatte ieri per questo vi ho detto “ora venite” – spiegava Cuffaro alla ragazza raccomandata – quindi stamattina alle sette Iacono me li ha dati. Io lo sapevo già…ho chiamato Carmelo ieri sera all’una di notte…all’una e mezza».
La graduatoria e dirigente 7
Il 2 luglio 2024, a concorso ultimato, arriva la tanto attesa pubblicazione, da parte dell’azienda ospedaliera, della graduatoria finale. Sessantanove nominativi in tutto ma solo per 15 di loro, come previsto, scatta il passaggio a tempo indeterminato. Tra loro c’è anche la presunta raccomandata di Cuffaro oltre ad altri nomi finiti al vaglio degli inquirenti. A successo ottenuto però Cuffaro avrebbe continuato a perorare la causa della ragazza. Come emergerebbe in un dialogo con un uomo, identificato negli atti come dirigente 7. «Poi casomai ci vediamo cinque minuti che ti voglio presentare questa ragazza… che la mettiamo da qualche parte là… va bene?». Ottenuta la disponibilità l’ex governatore chiamava la donna alla quale comunicava che le «avrebbe presentato dirigente 7».
Cuffaro, la ragazza raccomandata e i post su Facebook

La ragazza non risulta indagata ma il suo profilo Facebook offre diversi spunti di analisi. A partire da un recente post in cui si mostra in foto dopo essersi laureata. «Quando impari a dire grazie anche nelle sfide, stai dicendo al mondo che niente può spegnerti. Essere grata non significa accontentarsi», scrive per celebrare il risultato. Tra una citazione e l’altra c’è anche spazio per la politica, in particolare con post e storie per Totò Cuffaro e l’ex deputato regionale Carmelo Pullara, non indagato e candidato alle ultime elezioni in Sicilia con la Lega ma poi transitato nella Nuova DC di Cuffaro di cui è anche stato presidente regionale. «L’unico treno che passa una sola volta nella vita si chiama Pullara», scriveva. E ancora: «Votate a chi trovate sempre».